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Temistocle poichè Simonide o qualcuno altro gli offriva l arte della memoria disse:"preferisco la smemoratezza"infatti ricordo anche cio che non voglio,non posso dimenticare cio che voglio"questo parlo con grande ingenio ma la questione sta in questi termini,che è proprio del filosofo troppo autoritario vietare di ricordare.cosa se anche un ricordo piacevole è tra i mali passati?cossiche i proverbi sono qualcosa di piu vero dei vostri insegnamenti.infatti è generalmente detto:"sono piacevoli le fatiche gia fatte "e non senza successo Euripide-tradurro se potro in latino.tutti conoscete infatti qst verso greco-:" è piacevole il ricordo delle fatiche passate "ma il ricordo dei piaceri vissuti e certamente percepiti con il corpo rende a voi la vita beata
Themistocles quidem, cum ei Simonides an quis alius artem memoriae polliceretur, "oblivionis", inquit "mallem.Nam memini etiam quae nolo, oblivisci non possum quae volo." Magno hic ingenio (locutus est), sed res se tamen sic habet, ut nimis imperiosi philosophi sit vetare meminisse. Quid, si etiam iucunda memoria est praeteritorum malorum? Ut proverbia non nulla veriora sint quam vestra dogmata. Vulgo enim dicitur: "Iucundi acti labores", nec male Euripides- concludam, si potero, Latine; Graecum enim hunc versum nostis omnes-: "Suavis laborum est praeteritorum memoria".
Sed vobis voluptatum perceptarum recordatio vitam beatam facit, et quidem corpore perceptarum.