SE NON è QUESTA METTI INIZIO E FINE IN LATINO
NOVE - corso di lingua latina (I° volume) pagina 187
SI TROVA ANCHE SUL LIBRO OPTIME ( pag. 206 n. 2 )
Post multos reges, regnum Medorum ad Astyagem descendit. Qui, hariolarum responso exterritus, suum nepotem recens natum occidere statuit. Is cui rex infantis necem imperavit, Harpagus nomine, regis amicus, pastori regii pecoris puerum tradidit, quem il in media silva exponere debebat. Forte eo tempore etiam pastori filius natus erat. Cuius uxor, que regium infantem videre cupiebat, crebris precibus maritum oravit; ideo pastor, precibus fatigatus, in silvam revertit ibique iuxta puerum canem invenit, qui parvolum afferis alitibusque defendebat. Tum is, misericordia motus, eos secum duxit puerumque uxori commisit; que statim puerum accepit, cuius in ore dulcis risus apparuit. Tum pastor mulieri dixit:"Eum alere cum filio meo cupio". Itaque puer inter pastores educatus est et Cyrus appellatus est
Traduzione
Dopo molti re, il regno di Media passò nelle mani di Astiage. Questo atterrito dal responso degli oratori, stabilì di uccidere il suo nipote che era ancora un bambino. L'infante fu dato ad Arpago, amico del re, perchè fosse ucciso. Questo lo affidò ad un pastore del re, che si affrettò nel bosco con l'intenzione di abbandonare il bambino. Ma poichè la moglie desiderava vedere il bambino reale, stanco delle sue preghiere, il pastore ritornò nel bosco e qui trovò accanto al bambino un cane che lo difendeva dagli animali feroci e dagli uccelli. Mosso dalla compassione, condusse il bimbo a casa. Quando la moglie prese in mano il bimbo, sul suo volto apparve un dolce sorriso. Allora la donna al pastore: "Lo nutrirò volentieri!". Così il bambino, che priverà il regno degli antenati, è educato tra i pastori e prese il nome di Ciro.