METELLO DIFFIDA DI GIUGURTA E DEI NUMIDI Sallustio

Messaggioda elenarossi00 » 13 set 2010, 8:44

ciao cara giada! sono appena tornata dalle vacanze e devo assolutamente finire le versioni per iniziare un nuovo anno scolastico! naturalmente ho già fatto parte di queste ultime, ma purtroppo causa malattia del mio fratellino più piccolo dobbiamo fare molti viaggi tra la mia città e palermo e non penso riuscirò in tempo a finire tutte le versioni. spero nel tuo fidato e prezioso aiuto su cui so di poter contare sempre e comunque!! ho circa sei versioni da chiederti, spero vivamente che mi potrai aiutare a tradurle tutte ib tempo! per le vacanze ce ne avevano date 25 solo di latino!! ti rendi conto? grazie mille in anticipo, giada! grazie come sempre di aiutare tutti noi della community e, piccola parentesi, questa estate ho fato tantissima pubblicità a skuolasprint tra tutti i miei amici che hanno promesso di inviarti versioni fatte l'anno scorso a scuola! ecco le versioni:

- successi romani in gallia cisalpina - da livio -

INIZIO "Minucius consul primo effusis populationibus peragraverat fines Boiorum.." FINE "Deinde ex auctoritate patrum at poplum recitavit;supplicatio in quadriduum decreta.


- un animo grande preferisce la moderazione agli eccessi- Seneca -

INIZIO "Habet hoc optimum in se generosus animus"

FINE: "Qui hostis in quemquam tam contumeliosus fuit quam in quosdam voluptates suae sunt?"


- inizio della seconda guerra macedonica- livio -

INIZIO: "belli adversus Philippum Macedoniae, regem , quod intermissus erat"

FINE: "Ad exemplum Saguntinorum suos seque occiderunt"


- le malefatte di verre non hanno precedenti- cicerone -

INIZIO "Ab illis hominibus qui tum versati sunt in re publica cum et optimi mores erant "

FINE: "Quod nemo nisi in probos fecerit id aliorum exemplo se fecisse defendat? "


- metello diffida di giugurta e dei numidi" - da Sallustio-

INIZIO: "interea iugurtha ubiquae Metellus agebat ex nuntiis accpit"

FINE: "ille deditiones signa ostentui esse credere et insidiis locum temptari"

- pirro e i giovani di taranto- da vALERIO massimo - I

NIZIO: "audierat pirrus quodam in convivio Tarebtinorum parum honoratum

" FINE "sobrii sibi tarentini gratias agerent et Ebrii bene precarentur"

Grazie dell'aiuto, giada. te ne sarò infinitamente grata :) SOPRATTUTTO se rispondi al più presto! la scuola inizia domaniii!

elenarossi00

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Risposte:

Messaggioda giada » 13 set 2010, 9:08

Ciao Elena, mi dispiace moltissimo per il tuo fratellino spero non sia una cosa grave :cry:

ho appena riordinato il tuo post perchè mi sia più comprensibile
mano mano che le cerco te le aggiungo può darsi che lo faccia nel corso di questa mattina con piccole pause dipende dalle richieste

giada

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Messaggioda elenarossi00 » 13 set 2010, 9:19

grazie mille giada. speriamo di poter vedere le veriosni entro l0ora di pranzo. comunque mio fratello ha una malattia dell'intenstino chiamata colite ulcerosa, speriamo guarisca presto con intervento. baciooooooooooooooooooooooooooooooooni

elenarossi00

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Messaggioda giada » 13 set 2010, 9:41

- successi romani in gallia cisalpina - da livio

Minucius consul primo effusis populationibus peragraverat fines Boiorum, deinde, ut relictis Insubribus ad sua tuenda receperant sese, castris se tenuit acie dimicandum cum hoste ratus. Nec Boi detrectassent pugnam, ni fama Insubres victos allata animos fregisset; itaque relicto duce castrisque dissipati per vicos sua quisque ut defenderent, rationem gerendi belli hosti mutarunt. Omissa enim spe per unam dimicationem rei decernendae rursus populari agros et urere tecta vicosque expugnare coepit. Per eosdem dies Clastidium incensum. Inde in Ligustinos Ilvates, qui soli non parebant, legiones ductae. Ea quoque gens ut Insubres acie victos, Boios ita ut temptare spem certaminis non auderent territos audivit, in dicionem venit. Litterae consulum amborum de rebus in Gallia prospere gestis sub idem tempus Romam allatae. M. Sergius praetor urbanus in senatu eas, deinde ex auctoritate patrum ad populum recitavit Hiems iam eo tempore erat

giada

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Messaggioda giada » 13 set 2010, 10:05

Quella di Seneca estrapolala da qua dove trovi testo latino e traduzione



piccolo consiglio per trovare il testo fai dal tuo browser modifica trova inserisci prime 3 parole latine e trovi testo e trauzione corrispondente

bye

giada

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Messaggioda giada » 13 set 2010, 10:19

metello diffida di giugurta e dei numidi" - da Sallustio-


Interea Iugurtha, ubi quae Metellus agebat ex nuntiis accepit, simul de innocentia eius certior Roma[e] factus, diffidere suis rebus ac tum demum veram deditionem facere conatus est. Igitur legatos ad consulem cum suppliciis mittit, qui tantummodo ipsi liberisque vitam peterent, alia omnia dederent populo Romano. Sed Metello iam antea experimentis cognitum erat genus Numidarum infidum, ingenio mobili, novarum rerum auidum esse. Itaque legatos alium ab alio diuersos aggreditur ac paulatim temptando, postquam opportunos sibi cognovit, multa pollicendo persuadet, uti Iugurtham maxime viuum, sin id parum procedat, necatum sibi traderent. Ceterum palam quae ex voluntate forent regi nuntiari iubet. Deinde ipse paucis diebus intento atque infesto exercitu in Numidiam procedit, ubi contra belli faciem tuguria plena hominum, pecora cultoresque in agris erant. Ex oppidis et mapalibus praefecti regis obvii procedebant parati frumentum dare, commeatum portare, postremo omnia quae imperarentur facere. Neque Metellus idcirco minus, sed pariter ac si hostes adessent munito agmine incedere, late explorare omnia, illa deditionis signa ostentui credere et insidiis locum temptari.



Giugurta, informato dalle sue spie dei preparativi di Metello, la cui integrità, del resto, gli era stata confermata da Roma, cominciò a dubitare della sua sorte e per la prima volta tentò davvero di trattare la resa. Invia, quindi, al console ambasciatori con le insegne di supplici incaricati di chiedere per lui e per i figli soltanto la vita e di lasciare tutto il resto alla discrezione del popolo romano. Ma l'esperienza aveva già insegnato a Metello che la razza dei Numidi era infida, di carattere volubile e avida di novità. 4 Avvicina dunque gli ambasciatori separatamente l'uno dall'altro, ne saggia a poco a poco la disponibilità e, quando li trova condiscendenti, li persuade con molte promesse a consegnargli Giugurta preferibilmente vivo, o, se non sia possibile, morto. In pubblico, poi, li incarica di riferire al re risposte conformi ai suoi desideri. Pochi giorni dopo Metello con l'esercito in pieno assetto e pronto a combattere invade la Numidia e non vi trova alcun indizio di guerra: le capanne erano piene di gente e nei campi c'erano greggi e contadini. I prefetti del re gli venivano incontro da città e villaggi, disposti a consegnare grano, a portare vettovaglie, a fare, insomma, tutto ciò che venisse loro ordinato. 6 Metello, però, proprio come se il nemico si trovasse nelle vicinanze, avanzava in formazione di combattimento e faceva esplorare il territorio tutt'intorno per un vasto tratto, in quanto riteneva che quegli atti di sottomissione fossero simulati e che il nemico cercasse l'occasione per un agguato.

giada

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