UN AMICO LEALE cornelio nepote libro COMITER

Messaggioda Babina » 22 set 2010, 14:49

Ho svolto la versione di Nepote dal titolo:"un amico leale" ma non so se va bene! mi potete aiutare?? :) Grazie!

Babina

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Messaggioda giada » 22 set 2010, 14:51

dovresti mettermi inizio e fine in latino e libro da cui l'hai presa

giada

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Messaggioda Babina » 22 set 2010, 14:57

inizio: Timothei autem moderatae sapientisque vitae cun pleraque possimus proferre testimonia..
fine: ..neque post illorum obitum quisquam dux in illa urbe fuit dignus memoria.
Dal libro Comiter pag.23 numero 22..

Babina

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Messaggioda giada » 22 set 2010, 15:14

Timothei autem moderatae sapientisque vitae cum pleraque possimus proferre testimonia, uno erimus contenti, quod ex eo facile conici poterit, quam carus suis fuerit. Cum Athenis adulescentulus causam diceret, non solum amici privatique hospites ad eum defendendum convenerunt, sed etiam in eis Iason, tyrannus Thessaliae, qui illo tempore fuit omnium potentissimus. Hic cum in patria sine satellitibus se tutum non arbitraretur, Athenas sine ullo praesidio venit tantique hospitem fecit, ut mallet se capitis periculum adire quam Timotheo de fama dimicanti deesse. Hunc adversus tamen Timotheus postea populi iussu bellum gessit, patriae sanctiora iura quam hospitii esse duxit. Haec extrema fuit aetas imperatorum Atheniensium, Iphicratis, Chabriae, Timothei: neque post illorum obitum quisquam dux in illa urbe fuit dignus memoria.


Della vita saggia e misurata di Timòteo potremmo produrre moltissime testimonianze, ci appagheremo di una soltanto, perché da essa facilmente si potrà arguire, quanto caro fosse ai propri concittadini. Quando da giovane sostenne ad Atene un processo, accorsero a difenderlo non solo gli amici e gli ospiti privati, ma anche Giasone tiranno della Tessaglia, che allora era il più potente di tutti. Egli, che pur in patria non si riteneva sicuro senza guardie del corpo, venne ad Atene senza alcuna scorta ed apprezzò tanto il suo ospite, che preferii affrontare il pericolo di morire piuttosto che venir meno a Timòteo che difendeva il proprio onore. Tuttavia in seguito Timòteo per ordine del popolo gli mosse guerra; ritenne più sacri i diritti della patria che quelli dell'ospitalità. Questa fu l'ultima epoca dei grandi generali ateniesi, Ificrate, Cabria, Timòteo: dopo la loro morte, nessun comandante in quella città fu degno di memoria

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giada

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Messaggioda Babina » 22 set 2010, 18:21

Grazie Mille..per fortuna la mia aveva abbastanza senso! :) grazieate

Babina

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