Cum apud lacum Regillum A. Postumius dicatator, et Tusculanorum dux Mamilius Octavius magnis viribus inter se concurrerent ac neutra acies aliquandiu pedem referret, Castor ac Pollux, Romanarum partium propugnatores, visi,hostiles copias penitus fuderunt. Item bello Macedonico P. Vatinius, Reatinae praefecturae vir, noctu urbem petens existimavit duos iuvenes excellentis formae albis equis residentes abvios sibi factos nuntiare die, qui praeterierat, Persen regem a Paulo captum (esse).
Quando il dittatore Aulo Postumio e il supremo comandante dei Tuscolani Mamilio ottavio cobattevano tra loro con grandi forze presso il lago Regillo, poichè non retrocedeva per diverso tempo nessuna delle due parti, Castore e Polluce, arrivati a difesa dei Romani, sbaragliarono le schiere nemiche. Similmente, durante la guerra macedonica, un tale della prefettura di Rieti, certo Publio Vatinio, mentre era diretto a Roma credette di vedere due giovani di bell'aspetto, che montavano su cavalli bianchi, farglisi incontro ed annunziargli che nel giorno appena trascorso Perseo era stato fatto prigioniero da Paolo. Quando egli riferì la cosa in senato, fu deciso che fosse gettato in carcere come colpevole di avere offeso la maestà dell'ordine senatorio mettendo in giro vuote chiacchiere. Ma quando il giorno dopo il messaggio di Paolo confermò l'avvenuta cattura di Perseo, fu non solo liberato, ma per di più ricevette in dono un campo e l'esenzione da ogni servizio.