ALESSANDRO ESORTA I SUOI SOLDATI A SUPERARE UN ....

Messaggioda Billie94 » 27 set 2010, 13:47

ALESSANDRO ESORTA I SUOI SOLDATI A SUPERARE UN OSTACOLO NATURALE - curzio rufo
Dal 'Callidae Voces' pag. 59 n. 25

''Vobiscum'' inquit '' o iuvenes et mei aequales, urbium invictarum ante me munimenta superavit, montium iuga perenni nive obruta emensus sum, angustias Ciliciae intravi, Indiae sine lassitudine vim frigoris sum perpessus.

His animis regem audierunt, ut iam cepisse verticem viderentur; dimissique, ferreos cuneos, quos inter saxa defigerent, validosque funes parabant.

GRAZIE :)

Billie94

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Messaggioda giada » 27 set 2010, 13:57

stava qua:



Vobiscum", inquit, "o iuvenes, et mei aequales, urbium invictarum ante me munimenta superavi, montium iuga perenni nive obruta emensus sum, angustias Ciliciae intravi, Indiae sine lassitudine vim frigoris sum perpessus: et mei documenta vobis dedi, et vestra habeo. Petra, quam videtis, unum aditum habet, quem Barbari obsident; cetera neglegunt: nullae vigiliae sunt, nisi quae castra nostra spectant.
Invenietis viam, si sollerter rimati fueritis aditus ferentis ad cacumen. Nihil tam alte natura constituit, quo virtus non possit eniti. Experiendo quae ceteri desperaverint, Asiam habemus in potestate. Evadite in cacumen; quod cum ceperitis, candidis velis signum mihi dabitis; ego copiis admotis hostem in nos a vobis convertam. Praemium erit ei, qui primus occupaverit verticem, talenta X; uno minus accipiet qui proximus ei venerit; eademque ad decem homines servabitur portio. Certum autem habeo vos non tam liberalitatem intueri meam quam voluntatem." His animis regem audierunt ut iam cepisse verticem viderentur; dimissique ferreos cuneos, quos inter saxa defigerent, validosque funes parabant





fissandoli il re disse: “O giovani e miei coetanei, assieme a voi ho superato le difese di città mai sconfitte prima di me, ho attraversato passi di montagne ostruiti da neve perenne, sono penetrato attraverso le strettoie della Cilicia, ho sopportato senza stancarmi la violenza del freddo dell’India: e ho dato a voi esempi di me e ne ho di vostri. La rupe che vedete ha un'unica via d’accesso, che i Barbari presidiano; le altre le trascurano: non vi sono sentinelle, se non quelle che guardano il nostro accampamento. Troverete una strada, se cercherete attentamente gli accessi che portano alla vetta. Nulla la natura ha posto così in alto, che il coraggio non possa scalare. Tentando ciò che altri non hanno avuto l’ardire di tentare, teniamo l’Asia in nostro potere. Portatevi sulla vetta; quando l’avrete presa, mi farete un segnale con drappi bianchi; io, spostando le truppe, distoglierò su di noi l’attenzione del nemico. Vi sarà un premio per colui che per primo raggiungerà la vetta: dieci talenti; uno in meno riceverà quello che arriverà subito dopo di lui; e così di seguito fino al decimo uomo. So per certo che voi guardiate non tanto alla mia generosità quanto alla mia volontà.” Essi ascoltarono il re con tale stato d’animo che sembrava che già avessero conquistato la vetta; e una volta congedati, si misero a preparare i cunei di ferro da piantare tra le rocce e robuste funi.

giada

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