da giada » 5 ott 2010, 14:57
Chabrias Atheniensis. Hic quoque in summis habitus est ducibus resque multas memoria dignas gessit. Sed ex his elucet maxime inventum eius in proelio, quod apud Thebas fecit, cum Boeotiis subsidio venisset. Namque in eo victoria fidentem summum cernens ducem Agesilaum, fugatis iam ab eo conducticiis catervis, reliquam phalangem loco vetuit cedere obnixoque genu scuto, proiecta hasta impetum excipere hostium docuit. Id novum Agesilaus contuens progredi non est ausus suosque iam incurrentes tuba revocavit. Hoc usque eo tota Grecia fama celebratum est, ut illo statu Chabrias sibi statuam fieri voluerit, quae publice ei ab Atheniensibus in foro constituta est. Ex quo factum est, ut postea athletae ceterique artifices iis statibus in statuis ponendis uterentur, cum victoriam adepti essent.
Cabria, l’ateniese. Anche costui fu ritenuto tra i massimi comandanti e compì molte cose degne di memoria. Ma tra questi brilla soprattutto la sua invenzione in battaglia, che fece presso Tebe, essendo giunto in aiuto ai Beoti. Infatti in essa vedendo il sommo comandante Agesilao fiducioso nella vittoria, essendo state da lui messe in fuga le truppe mercenarie, impedì che la restante falange cedesse dalla postazione e appoggiato allo scudo il ginocchio, tesa in avanti la lancia insegnò a sostenere l’attacco dei nemici. Vedendo tale novità Agesilao non osò avanzare e richiamò con la tromba i suoi che ormai attaccavano. Questo fu celebrato dalla fama per tutta la Grecia a tal punto, che Cabria volle che gli si facesse in quella postura una statua, che pubblicamente dagli Ateniesi gli fu costruita. Da ciò accadde che, poi gli atleti e gli altri artisti usavano di quelle posture nel fare le statue, dopo aver ottenuta la vittoria.