non ho il testo latino della tua versione
c'entra questa?
Succedit Romulo Numa Pompilius, quem Curibus Sabinis agentem ultro petiverunt ob inclitam viri religionem. Ille sacra et caerimonias omnemque cultum deorum immortalium docuit, ille pontefices, augures, Salios ceteraque sacerdotia creavit annum quoque in duodecim menses, fastos dies nafastoque discripsit, ille ancilia atque Palladium, secreta quidam imperii pignora, Ianumque geminum, Fidem pacis ac belli, in primis focum Vestae virginibus colendum dedit, ut ad simulacrum caelestium siderum custos imperii flamma vigilaret: haec omnia quasi monitu deae Egeriae, quo magis barbari acciperent. Eo denique ferocem populum redegit, ut, quod vi et iniuria occupaverat imperium, religione atque iustitia gubernaret.
A Romolo succedette Numa Pompilio che , mentre soggiornava a Curi in Sabina, (i Romani) cercarono per il noto scrupolo religioso dell’uomo. Egli insegnò a tutti i riti sacri, le cerimonie e il culto degli dei immortali; egli istituì i pontefici, gli auguri, i Salii e gli altri sacerdoti e distribuì l’anno in dodici mesi, i giorni in fasti e nefasti, egli diede da custodire alle vergini gli scudi sacri ed il Palladio, specie di occulti strumenti di potere, il Giano dalle due facce e la Fede, divinità della pace e della guerra, ma soprattutto il fuoco di Vesta, affinché la fiamma del potere vegliasse custode ad immagine delle stelle celesti: tutte queste come se (fossero) presagio della dea Egeria (una ninfa), perché maggiormente i barbari le recepiscano. Infine, a tal punto sottomise il feroce popolo, che amministrò con giustizia e scrupolosità quel potere che aveva ottenuto con la forza e illegittimamente.