uguale non ce l'ho ho questa che ho corretto per un altro utente
ricavala da qua:
Oenomaus, cui Evarete nupserat, procreavit Hippodamiam, virginem pulcherrimam, quam nemini dare in matrimonium volebat: nam ei oraculum suaserat ut a genero mortem caveret . Itaque, cum complures Hippodamiam peterent in coniugium, certamen constituit : pollicitus est se ei filiam daturum qui secum quadrigis certasset victorque exisset (is enim equos aquilone velociores habuit; qui autem victus esset, ei moriendum esse admonuit. Multis interfectis , cum novissime Pelops venisset et capita humana super valvas fixa vidisset eorum,qui Hippodamiam in uxorem petierant,paenitere eum coepit regis crudelitatem timens. itaque aurigae regis cui nomen erat Myrtilo,se regnum dimidium donaturum pollicitus est,si sibi auxilio veniret.Fide data Myrtilus currum oenomai distraxerunt.Pelops evasit et cum Hippodamia domum victor rediit.
Enomao che si era sposato con Evarete , procreò Ippodamia, vergine bellissima che non voleva dare in matrimonio a nessuno: infatti a lui l'oracolo aveva predetto che avrebbe avuto la mrte da un genero. E così poichè Hippodamia era richiesta in sposa da molti, instituì competizione: promise che avrebbe concesso (in sposa) la (propria) figlia a colui che ? sfidatolo in una competizione di quadrighe sarebbe riuscito vincitore (egli (ovvero Enomao) aveva infatti dei cavalli più veloci del vento aquilone precisò che chi invece fosse stato sconfitto (nella gara), avrebbe conosciuto la morte.....
Annientati (uccisi), quando per ultimo arrivò Pelope che vedendo le teste umane affisse sulla porta, di quelli che avevano chiesto Ippodamia in moglie cominciò a pentirsi temendo la crudeltà dl re. E così promise all'auriga del re, il cui nome era Mirtilo, che gli avrebbe donato metà del regno, se gli fosse andato in aiuto. Stabilito il patto (qui per favore riscrivi la frase latina che c'è qualcosa che non va) Pelope uscì e tornò a casa vincitore con Ippodamia