C'è anche una seconda stesura guardala
![967391 bye](./images/smilies/967339c1.gif)
[quote="giada"]che mi dici? è questo il passo? puo fare un controllo così mi fai sapere?
Se ti dicesse uno fra gli dei: - Vuoi, o Alcibiade, cosí vivere, con quel che tu hai ora, o, se non ti fosse lasciato avere maggiori cose, morire subitamente? - Morire, - io credo risponderesti tu. E in quali speranze tu viva, io tel dirò. Tu fai ragione che non sí tosto ti sarai appresentato al popolo ateniese; sarà di qua a pochi dí; gli mostrerai che tu sei degno di onore come né Pericle né alcun altro mai al mondo; e dopo questo avere tu ad acquistare grandissima possanza nella città; e se tu sei qui molto possente, poi sarai anco possente fra gli altri Elleni e, non che fra gli Elleni, fra tutti quanti i barbari che nel nostro continente abitano. E se ti dicesse novamente quell'Iddio medesimo, che tu dèi rimanerti a signoreggiare sola Europa, ma che non ti sarà lasciato passare in Asia per soggettare altresí le cose di là a tua signoria, credo che non vorresti tu vivere né anche a cotesta condizione, se del tuo nome tu non riempirai e della tua possanza, per dir cosí, tutto il mondo; e io credo che tu creda che, da Ciro e Serse in fuori, non fu mai alcuno degno di nominanza.
oppure di altro utenteSe qualcuno degli dèi ti dicesse: “Alcibiade, vuoi vivere avendo le cose che ora hai o morire presto, se non ti sarà possibile acquisire beni maggiori?”, mi sembra che tu preferiresti morire: ma ora per quale speranza mai appunto vivi io indicherò. Ritieni, qualora tu arrivi/arrivassi piuttosto velocemente presso il popolo degli Ateniesi, - (ritieni che) ciò sarà (questione) di assai pochi giorni – di accingerti dunque a mostrare agli Ateniesi, dopo essere arrivato, che sei degno di essere onorato come né Pericle né nessun altro di coloro che mai sono esistiti, e (ritieni), dopo aver mostrato ciò, di accingerti ad avere moltissimo potere nella città, qualora qui tu sia/fossi potentissimo, e tra gli altri Greci, e non solo tra i Greci ma anche tra gli
stranieri, quanti vivono nel nostro medesimo continente [lett. nel medesimo continente che noi]. E se questo medesimo dio ti dicesse che è destino che tu abbia potere qui in Europa, ma (che) non ti sarà possibile fare la traversata verso l'Asia e nemmeno porre mano agli affari di lì, mi sembra che tu invero non vorresti vivere solo a queste condizioni, se non riempirai del tuo nome e del tuo potere tutti gli uomini, per così dire: e credo che tu ritenga che oltre a Ciro e a Serse non ci sia stato nessuno degno di considerazione.