urgente aiutoooooo!!!!!!

Messaggioda andreissimo » 21 ott 2010, 9:40

autore: cicerone
titolo: il bene comune deve prevalere sul privato
inizio: Nonnulli mundum censent
fine: ut totum corpus rei publicae curent

andreissimo

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Messaggioda giada » 21 ott 2010, 10:48

qUESTA?

Nonnulli censent omnino nullam habere rerum humanarum procurationem deos. Quorum si vera est sententia, quae potest esse pietas, quae sanctitas, quae religio? Haec enim omnia pure atque caste numini tribuntur, si quid a diis immortalibus hominum generi tributum est. Sin autem dii neque possunt nos iuvare nec volunt nec omnino curant, quid est quod ullos diis immortalibus cultus, honores, preces adhibeamus? Alii autemi philosophi, et ii quidem magni atque nobiles, deorum mente omnem mundum administrari et regi censent, neque vero id solum, sed etiam ab iisdem dii hominum vitae provideri: nam et fruges et tempestates ac temporum varietates omnes caelique mutationes a diis immortalibus hominum generi tribui putant.


Omnino qui rei publicae praefuturi sunt duo Platonis praecepta teneant: unum, ut utilitatem civium sic tueantur, ut quaecumque agunt, ad eam referant obliti commodorum suorum, alterum, ut totum corpus rei publicae curent,


Alcuni pensano che gli dei non abbiano assolutamente alcuna cura delle cose umane. Se è vera la loro opinione, che pietà esistere, che devozione, che religione? Infatti , se qualcosa dagli dei immortali è attribuito al genere umano. Invece se gli dei non possono né vogliono aiutarci e non curano nella maniera più assoluta, quale motivo c'è per cui ricorriamo ad alcun culto, agli onori, alle preghiere nei confronti degli dei immortali? Invece altri filosofi, e per di più grandi e nobili, pensano administrari et regi mente deorum, e non solo questo, ma anche che i medesimi dei provvedano alla vita degli uomini; infatti ritengono che sia i frutti, che le stagioni, che i cambiamenti del tempo e tutte le mutazioni del cielo vengano concessi dagli dei immortali al genere umano.


In generale, quelli che si dispongono a governare lo Stato, tengano ben presenti questi due precetti di Platone: primo, curare l'utile dei cittadini in modo da adeguare ad esso ogni loro azione, dimentichi e incuranti dei propri interessi; secondo, provvedere a tutto l'organismo dello Stato, affinché, mentre ne curano una parte,

giada

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