scusate il disturbo

Messaggioda Niù Niù » 8 nov 2010, 15:33

Scusate il disturbo mi servirebbe la versione dal libro latina lectio pag 128 n'47 titolo: "Riconoscenza per i difensori della patria" (Cicerone)...
Se potreste farmela avere nel pomeriggio ve ne sarei grata:)
grazie in anticipo!

Niù Niù

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Messaggioda *Yole* » 8 nov 2010, 15:36

Riconoscenza per i difensori della patria



Est fidei pietatisque nostrae declarare fortissimis viris quam eorum memores simus, quam grati. Quamobrem promissa nostra atque ea quae, bello confecto, legionibus spopondimus, hoderno die senatuconsulto renoventur. Atque utinam, patres conscripti, civibus solvere praemia nobis liceret. Facile est bene agere cum iis, a quibus etiam tacentibus flagitari videmur. Illud admirabilius et maius maximeque proprium senatus et populi romani est grata memoria eorum virtutem prosequi, qui pro patria vitam profunderunt. Quorum de honore utinam mihi plura in mentem veniret! Duo certe non praeteribo, quae maxime menti occurrunt, quorum alterum pertinet ad virorum fortissimorum gloria sempiternam, alterum ad laniendum maerorem et lucrum hodiernum. Maxime laude dignum est legionis Martiae militibus monumentum fieri quam amplissimum. Praemia ergo, quae militibus promisimus, ea vivis victoribusque, quoniam tempus venit, cumulate persolvantur. Qui autem ex iis, quibus promissa sunt, pro patria occiderunt, eorum parentibus, liberis, coniugibus, fratribus, eadem tribuantur.


Sarebbe proprio della nostra fiducia e pietà proclamare agli uomini molto forti quanto siamo memori di loro, quanto grati. Perciò le nostre promesse e anche quelle che, terminata la guerra, giurammo alle legioni, ogggi con un decreto del senato siano rinnovate. E anche volesse il cielo che, senatori, a noi fosse lecito pagare i debiti di tutti i cittadini. Sarebbe facile parlare bene con loro, dai quali anche se silenziosi sembriamo essere pretesi. Quello più ammirevole e più grande e moltissimo sarebbe proprio del senato e del popoolo romani onorare il valore di quelli con grato ricordo, che ebbero sacrificato la vita per al patria, Dell'onore dei quali volesse il cielo che a me venissero in mente di più (cose)! Due certamente non tralascerò, che moltissimo accorrono in mente (mi vengono in mente), delle quali una mirava alla gloria eterna degli uomini fortissimi, l'altra ad attenuare la tristezza e l'avidità odierna.

*Yole*

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