consulatum gessit cum L. Valerio Flacco;Celtiberos in Hispania vicit amplissimumque triumphum deportavit.Maximam laudem autem censura obtinuit, quapropter Cato Censor appellatus est.Nam censuram summa diligentia atque severitate gessit:senatores corruptos,indignos atque ineptos a curia removit,in complures nobiles anomadvertit, luxuriam et impensas nimias repressit.Circiter annos octoginta,usque ad extremam aetatem ab adulascentia,rei puplicae causa suscipere inimicitias non destitit.A plurimis templatus non modo nullum detrimentum existimationis habuit,sed,quoad vixit,virtutum laude crevit
Esercitò il consolato con L. Valerio Flacco, vinse in Spagna i Celtiberi e riportò un amplissimo trionfo.Ottenne con la carica di censore grande lode per la quale fu chiamato Catone il Censore.
Poi portò la carica di censore con grande diligenza e rigidità: allontanò dalla curia i senatori corrotti ed inetti, giustiziò molti nobili, e represse la lussuria e il dispendio eccessivo.
Per circa ottata ani dalla giovinezza fino all’età estrema non smise ma di suscitarsi inimicizie per la causa dello stato. Citato in giudizio da molti, non solo non ne subì alcuna diminuzione della stima ma finchè visse, crebbe nella lode delle sue virtù.