Certamen in sacello Pudicitiae Patriciae, quae in foro bouario est ad aedem rotundam Herculis, inter matronas ortum. Verginiam Auli filiam, patriciam plebeio nuptam, L. Volumnio consuli, matronae quod e patribus enupsisset sacris arcuerant. Breuis altercatio inde ex iracundia muliebri in contentionem animorum exarsit, cum se Verginia et patriciam et pudicam in Patriciae Pudicitiae templum ingressam, ut uni nuptam ad quem uirgo deducta sit, nec se uiri honorumue eius ac rerum gestarum paenitere uero gloriaretur. Facto deinde egregio magnifica uerba adauxit. In uico Longo ubi habitabat, ex parte aedium quod satis esset loci modico sacello exclusit aramque ibi posuit et conuocatis plebeiis matronis conquesta iniuriam patriciarum, "hanc ego aram" inquit "Pudicitiae Plebeiae dedico; uosque hortor ut, quod certamen uirtutis uiros in hac ciuitate tenet, hoc pudicitiae inter matronas sit detisque operam ut haec ara quam illa, si quid potest, sanctius et a castioribus coli dicatur." [/b]
Una lite (era)scoppiata tra le matrone all'interno del santuario della Pudicizia patrizia, situato nel foro Boario in prossimità del tempio rotondo di Ercole. Le matrone avevano escluso dalla partecipazione ai riti sacri Virginia, figlia di Aulo, una patrizia moglie di un plebeo, il console Lucio Volumnio, perché, celebrato il matrimonio, non faceva più parte del patriziato. Ne nacque un breve screzio che, per colpa dell'irascibilità tipica delle donne, si trasformò in una violenta lite: Virginia a buon diritto si vantava di essere entrata da patrizia e casta nel santuario della Pudicizia patrizia, in quanto sposata a un solo uomo in casa del quale era stata condotta ancor vergine, e di non aver alcun motivo di vergognarsi del marito, né della sua carriera e né dei suoi successi in campo militare. A queste parole piene di orgoglio fece seguire un gesto bizzarro: nel suo palazzo di via Lunga - dove abitava -, fece ricavare uno spazio sufficiente alla costruzione di un tempietto, vi collocò un altare e, convocate le matrone plebee, lamentandosi dell'affronto subito dalle matrone patrizie, disse: «Consacro quest'altare alla Pudicizia plebea e vi esorto affinché alla competizione di valori che in questa città tiene impegnati gli uomini corrisponda, tra le donne, un confronto in materia di pudicizia, e vi invito a impegnarvi a fondo perché questo altare venga onorato in maniera più conforme alla religione e da donne più caste, se è mai possibile, di quello patrizio».