Versione di latino FINE DI FOCIONE da Cornelio Nepote

Messaggioda cola » 24 nov 2010, 20:07

inizio:huc ut perventum est
fine:sepultus est

cola

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Messaggioda giada » 24 nov 2010, 20:28

Se puoi indicami da che libro l'hai presa e in bocca al lupo bye

trattasi di una traduzione molto letterale... ok2

Huc ut perventum est, cum propter aetatem pedibus iam non valeret vehiculoque portaretur, magni concursus sunt facti, cum alii, reminiscentes veteris famae, aetatis misererentur, plurimi vero ira exacuerentur propter proditionis suspicionem Piraei maximeque, quod adversus populi commoda in senectute steterat. Quare ne perorandi quidem ei data est facultas et dicendi causam. Inde iudicio legitimis quibusdam confectis damnatus, traditus est undecimviris, quibus ad supplicium more Atheniensium publice damnati tradi solent. Hic cum ad mortem duceretur, obvius ei fuit Euphiletus, quo familiariter fuerat usus. Is cum lacrimans dixisset "O quam indigna perpeteris, Phocion!" huic ille "At non inopinata" inquit: "hunc enim exitum plerique clari viri habuerunt Athenienses". In hoc tantum feit odium multitudinis, ut nemo ausus sit eum liber sepelire. Itaque a servis sepultus est.

Quando si arrivò in questo luogo , poiché per l'età ormai non aveva forza nei piedi ed era portato su un carro , si ebbero grandi assembramenti, mentre alcuni, ricordando l'antica fama, avevano compassione dell’età, i più in verità erano infiammati d'ira per il sospetto del tradimento del Pireo e sopratutto poiché negli anni della vecchiaia si era opposto agli interessi del popolo. Per cui non gli fu data nemmeno la facoltà di parlare né di difendersi. Quindi, portate a termine delle formalità legali, condannato, fu consegnato in giudizio agli Undici, ai quali si suole, secondo il costume degli Ateniesi, mandare i condannati pubblicamente al supplizio. Mentre questi veniva condotto a morte, gli venne incontro Eufileto, con il quale era stato in intimo rapporto di amicizia. Poiché egli disse piangendo: "Oh che cose indegne sopporti, Focione!", gli rispose quello: "Ma (sono) mali non imprevisti, infatti parecchi uomini ateniesi ebbero questa fine". Fu tanto l'odio della folla verso questo fatto, che nessun uomo libero osò seppellirlo. Perciò fu seppellito dagli schiavi.

il verbo è impersonale

giada

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