è TARDI caso mai se ti serve non per domani ma per altro giorno posta il testo a didaskalos nella sezione frasi e grammatica
vedi intanto se ti aiuta questo pezzo che ho pronto di altra versione dove trovi il finale
ciao
Vettius, praetor Marsorum, ducebatur ad Romanum imperatorem;servus eius gladium militi illi ipsi,a quo trahebatur,eduxit et primum dominum occidit,deinde: "Tempus est-inquit-me mihi consulere!iam dominum manu misi atque ita traiecit se uno ictu.Da mihi quemquam,qui magnificentius dominum servaverit.Corfinium Caesar obsidebat,tenebatur inclusus Domitius:imperavit medico eidemque servo suo,ut sibi venenum daret.Cum tergiversantem vidit:"Quid cunctaris-inquit-tamquam in tua potestate totum istud sit?mortem rogo armatus".
Tum ille promisit et medicamentum innoxium bibendum ille dedit;quo cum sopitus esset,accessit ad filium eius et:"Iube - inquit - me adservari(mettere sotto sorveglianza),dum (finchè) ex eventu intellegis,an(se) venenum patri tuo dederim".
Vixit Domitius et servatus a Caesare est;prior tamen illum servus servaverat.
Il pretore dei Marsi, Vettio, era portato davanti all'imperatore romano; il suo servo estrasse la spada da quello stesso soldato, dal quale era scortato, e uccise per primo il padrone, poi disse:"E' ora che io provveda a me (stesso)! Già liberato il padrone” e così si trafisse con un sol colpo. Dammi qualcuno, che abbia servito più dignitosamente il padrone.
Cesare assediava Corfinio, Domizio era bloccato: comandò al servo e per di più suo medico di dargli del veleno. Vedendolo esitante, disse: "Perché indugi come se tutto fosse in tuo potere? Chiedo la morte armato.” Allora egli promise e gli diede da bere un innocuo medicamento; quando si addormentò a causa di quella medicina, si avvicinò a suo figlio e disse: "Comanda di mettermi sotto sorveglianza finché capirai dall'esito se abbia dato il veleno a tuo padre.” Domizio visse e fu graziato da Cesare: tuttavia per primo il servo lo aveva salvato.
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