da *Yole* » 11 dic 2010, 16:42
SEMPRONIA
Autore: Sallustio
Sed in iis erat Sempronia, quae multa saepe virilis audaciae facinora conmiserat. Haec mulier genere atque forma, praeterea viro atque liberis satis fortunata fuit; litteris Graecis et Latinis docta, psallere et saltare elegantius quam necesse est probae, multa alia, quae instrmenta luxuriae sunt. Sed ei cariora semper omnia quam decus atque pudicitia fuit; pecuniae an famae minus parceret, haud facile discerneres; lubido sic accensa, ut saepius peteret viros quam peteretur. Sed ea saepe antehac fidem prodiderat, creditum abiuraverat, caedis conscia fuerat; luxuria atque inopia praeceps abierat. Verum ingenium eius haud absurdum: posse versus facere, iocum movere, sermone uti vel modesto vel molli vel procaci; prorsus multae facetiae multusque lepos inerat.
Fra queste c'era Sempronia, che aveva compiuto spesso molte azioni di audacia virile. Questa donna era stata abbastanza fortunata per nascita, per bellezza e inoltre per il marito e per i figli; esperta nelle lettere greche e latine, nel suonare la cetra e nel danzare in modo più raffinato di quanto convenga a una donna virtuosa, ed in molte altre attività che sono strumento di lussuria. Ma le fu sempre tutto più caro del decoro e del pudore; non si sarebbe potuto facilmente distinguere se risparmiasse meno il denaro o la reputazione; il suo desiderio era così sfrenato che cercava gli uomini più spesso di quanto gli uomini cercassero lei. Ma già prima aveva spesso tradito la fede, aveva negato con lo spergiuro un debito, era stata complice di un delitto: era precipitata in basso per la lussuria e la mancanza di denaro. Tuttavia il suo ingegno non era spregevole: sapeva comporre versi, scherzare, conversare in modo ora riservato ora insinuante ora sfrontato; insomma, c'erano in lei molto spirito e molta arguzia.