da *Yole* » 11 dic 2010, 17:34
credo sia questo il testo latino:
Condotti i cunicoli per lunghi tratti i monti sono scavati alla luce delle lampade; la misura delle veglie è la stessa, e per molti mesi il giorno non si distingue. Chiamano questo genere (di cunicoli) gallerie di miniera. E le screpolature all'improvviso si disfanno e schiacciano i minatori, così che sembra che il meno imprudente cerchi di avere dal profondo del mare perle e conchiglie. Abbiamo reso le terre tanto più dannose. Le numerose costruzioni a volta sono dunque trascurate nei monti da sostenere.
I minatori accorrono verso le pietre in entrambi i modi; le fanno scoppiare con il fuoco e l'aceto, molto spesso in realtà, dal moneto che questa cosa soffoca i cunicoli con il calore ed il fumo, le rompono con i martelli da minatore che pesano 150 libre di ferro e si muovono attraverso le tenebre di notte e di giorno affidandosi alle spalle più vicine; gli ultimi scorgono la luce. Se la pietra sembra più lunga, il minatore segue il fianco e lo circonda. E tuttavia il lavoro è stimato più facile nella pietra.
E infatti la terra in dissodabile di un certo tipo di argilla è stata mescolata alla ghiaia (la chiamano gangadia) nelle vicinanza. L’aggrediscono con cunei di ferro e con gli stessi martelli e credono che nulla sia più gravoso,se non che la fame dell’oro è la più dura tra tutte le cose.