da giada » 2 gen 2011, 17:02
Ad quem cum legati venissent Romani, qui de eius voluntate explorarent darentque operam consiliis clandestinis, ut Hannibalem in suspicionem regi adducerent, tamquam ab ipsis corruptum alia atque antea sentiret, neque id frustra fecissent idque Hannibal comperisset seque ab interioribus consiliis segregari vidisset tempore dato adiit ad regem, eique cum multa de fide sua et odio in Romanos commemorasset, hoc adiunxit: 'Pater meus' inquit 'Hamilcar, puerulo me, utpote non amplius novem annos nato, in Hispaniam imperator proficiscens Karthagine Iovi optimo maximo hosties immolavit.
Essendosi recati da lui dei legati romani per indagare sulle sue intenzioni e darsi da fare con segrete macchinazioni, per rendere Annibale sospetto al re, come se, corrotto da loro stessi, Annibale nutrisse sentimenti diversi da quelli di prima, ed essendo riusciti nel loro intento e avendo Annibale saputo questo e avendo visto che lui stesso era tenuto lontano dalle riunioni riservate, offertasi l'occasione si rivolse al re, e avendogli ricordato le numerose prove della sua lealtà e del suo odio contro i Romani, aggiunse questo: "Mio padre Amilcare, quando ero un bambino*** di non più di 9 anni, partendo da Cartagine per la Spagna come comandante supremo sacrificò molte vittime a Giove Ottimo massimo.
*** ablativo assoluto