libro Cleo (1A) Pagina 135 Numero 2 Agricola non agrum sed agellum possidebat.vitam in miseria degebat nec divitias habebat.sed quondam agricolae Fortuna donum dabat. vir laboriose agellum arabat et copiam auri et argenti inveniebat. itaque divitias comparabat et ceteros agricolas superabat. sed virbeneficii semper memoriam tenebat et in agro coronas rosarum saepe deponebat. tandem ad agricolam Fortuna accedebat et quaerebat: "Cur coronas,agricola,agello donas." Agricola sic respondebat:"beneficii memoriam semper servo:nam in agro thesaurus erat".Fortuna sic verba addebat:"non agellus,sed ego divitiarum causa sum:Fortuna viros eligit et viris divitias donat et tollit".
Un contadino non possedeva oro ma un campicello. Trascorreva una vita misera e non aveva ricchezze. Ma una volta la Fortuna dava un dono al contadino. L'uomo arava laboriosamente il campicello e trovava una gran quantità d'oro e d'argento. Pertanto si procurava ricchezze e superava gli altri contadini. Ma l'uomo teneva sempre a mente il beneficio e spesso posava a terra nel campo corone di rose. Finalmente la Fortuna giungeva dal contadino e chiedeva: "Perché, contadino, doni corone al campicello?". Il contadino rispondeva così: "Conservo sempre il ricordo del beneficio: infatti nel campo c'era un tesoro"....
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