3 versioni di sallustio

Messaggioda andrea1470 » 8 gen 2011, 19:40

Sono tre versioni di sallustio che non avete nel vostro forum
UN PASSAGGIO SCOPERTO PER CASO (Il Nuovo Latina Lectio Pag 449 N 399)
Quando un Ligure, soldato semplice delle coorti ausiliarie, si avventurò fuori dell'accampamento in cerca d'acqua e non lontano dal fianco del castello opposto a quello dei combattenti vide delle lumache strisciare fra le rocce. Ne prendeva una, poi un'altra, poi sempre di più, e a poco a poco, tutto intento nella raccolta, si trovò quasi in cima al monte. Vedendo il luogo deserto, il desiderio, naturale nell'uomo, di compiere un'impresa difficile, gli suggerì un altro progetto. In quel punto si trovava un grande leccio abbarbicato fra le rocce: il suo tronco per un certo tratto s'incurvava verso il basso, poi si drizzava e si alzava in altezza, come si verifica in natura per tutte le piante. Il Ligure, aggrappandosi via via ai rami dell'albero e alle rocce sporgenti, riuscì a giungere sulla spianata della fortezza, in quanto tutti i Numidi erano intenti a osservare la battaglia. Qui esamina ogni cosa che ritiene possa tornargli utile in seguito, poi ripercorre la stessa via, non più a caso, come nel corso della salita, ma saggiando tutti gli appigli ed esplorando tutt'intorno. Quindi si reca sùbito da Mario, gli racconta per filo e per segno la sua impresa, gli consiglia di attaccare la fortezza dal lato da cui era salito: si offre come guida della pericolosa scalata.
VIRTU DEI ROMANI ANTICHI (Il Nuovo Latina Lectio Pag 448 N 398)
Dunque in pace e in guerra erano coltivati i buoni costumi; c’era massima concordia, minima avidità. Presso di loro la giustizia e il bene valevano non più per le leggi, quanto per la natura. Praticavano litigi, discordie, rancori con i nemici, i cittadini combattevano con i cittadini per il valore. Erano magnifici nei sacrifici per gli dei, economi a casa, fedeli verso gli amici. Con queste due qualità, l'audacia in guerra, l'uguaglianza quando si compieva la pace, curavano se stessi e lo Stato. Di queste cose io ho queste grandissime testimonianze, che in guerra più spesso furono puniti quelli che avevano combattuto il nemico contro il comando (ricevuto), e quelli che, richiamati, avevano abbandonato troppo tardi la battaglia, piuttosto che coloro che avevano osato lasciare le insegne o, respinti, cedere la posizione; in pace in verità esercitavano il potere con i benefici più che con il timore e, ricevuta un offesa, preferivano perdonare che perseguitare.
GLI UMILI NATALI DI MARIO E LA SUPERBIA DEI NOBILI (Il Nuovo Latina Lectio Pag 451 N 401)
Gli antenati lasciavano tutto quello che potevano: ricchezze,effigi e loro illustri ricordi ma non lasciano la virtu,non avevano potuto,solo quella non puo essere ne data in regalo ne presa.affermano che sono squallido e che ho modi incivili poiche preparo banchetti con poco gusto, non ho nessun istrione o cuocoche valga di piu di un contadino.quella cosa confesso che a me è gradita,infatti cosi vengo accettato dai genitori e dagli altri venerabili uomini,conveniamo pure sulla purezza delle donne e sulla fatica degli uomini;ogni cosa buona porta maggior gloria dell'avidita,l'arma è dignita non suppellettile, fanno sempre cio che stimano caro e cio che giova sia in giovntu che in vecchiaia

andrea1470

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