da Kost » 19 gen 2011, 14:46
LA VITA DI TEMISTOCLE ATENIESE
Testo:
Themistocles, Neocli filius, Atheniensis fuit. In eo vitia ineuntis adulescentiae magnis virtutibus amanata sunt, adeo ut nemo huic anteferatur, pauci pares putentur. Pater eius Neocles generosus fuit. Is uxorem Acarnanam civem duxit, ex qua natus est Themistocles. Qui cum non probatus esset a parentibus, quod et liberius vivebat et rem familiarem neglegebat, a patre exhaeredatus est. Quae contumelia non fregit eum, sed erexit. Nam cum iudicavisset hanc iniuriam sine summa industria non posse exstingui, totum se dedidit rei publicae, diligenter amicis famaeque serviens. Multum in iudiciis privatis versabatur, saepe in contionem populi prodibat; nulla res sine eo gerebatur, celeriter, quae necessaria erant, reperiebat, facile oratione sua explicabat. Etiam in rebus gerendis promptus quam in excogitandis erat, et de rebus instantibus verissime iudicabat et de futuris callidissime coniciebat. Quare factum est ut brevi tempore inlustraretur.
Traduzione:
Temistocle, figlio di Neocle, fu un Ateniese. Le colpe della giovinezza furono compensati in questo da grandi meriti, a tal punto che nessuno si possa anteporre a questo e pochi possano essere ritenuti pari a lui. Suo padre Neocle fu un uomo nobile. Questi sposò una donna cittadina Acarnana, da questa nacque Temistocle. Questi, non essendo stato stimato dai genitori, sia perché viveva senza impedimenti sia perché trascurava il patrimonio di famiglia, fu diseredato dal padre. Questo affronto non lo abbatté, ma lo incoraggiò. Infatti pensando che senza questa ingiuria non poteva essere cancellata la più somma attività, si dedicò interamente allo stato, servendo più diligentemente gli amici e l’opinione pubblica. Si occupava molto di cause di privati cittadini e si faceva innanzi nell’assemblea popolare; nessun affare di maggiore importanza era trattato senza il suo parere. Facilmente trovava le cose che erano necessarie e pronunciava le orazioni. E non era meno pronto nel realizzare le cose che nel concepirle, perché, come afferma Tucidide, giudicava nella maniera più opportuna e prevedeva con grande esperienza le cose future. Così accadde che in breve tempo divenne famoso.