Perchè il cucolo canta sempre allo stesso modo? Latino

Messaggioda Axs » 20 gen 2011, 13:39

Perchè il cucolo canta sempre allo stesso modo? pag 178 n°203 da Comprendere e tradurre

Haec fabella docet ob quam causam cuculus aestate per totas noctes canat nec in cantu suo vocem umquam mutet.Cuculus quidam,levis et vanus,cum cuperet scire quid de sua voce sentirent incolae vicinae urbis,sturnum,qui tum ex urbe evolaverat,interrogavit:"Quid de lusciniae cantu dicunt urbis incolae?".Cui respondit sturnus omnes vocem lusciniae laudare.Deinde,cum quaesivisset cuculus quae esset alaudae fama inter homines,respondit omnes eam admirari propter vocis suavitatem et alarum celeritatem."Quas de me laudes audivisti?"tandem quaesivit cuculus."Nescio -inquit sturnus- quia nemo de te in urbe loquitur.Ignoro ergo cui tu notus sis et quid de te dicatur".Stulta spe cuculus destitutus est his verbis et,ne ab hominibus ignoretur,ex illo tempore suas ipse laudes eadem semper voce canit.

Questa favoletta (ci) fa conoscere il motivo per il quale [lett. per quale motivo] il cuculo, in estate, canti per notti intere, senza mai mutare, nel suo canto, (il tono della) voce [il suo canto, come risaputo, ? infatti ?monotono?].
Un cuculo, sbarazzino e vanitoso, desiderando sapere che cosa pensassero della sua voce [ovvero, del suo canto] gli abitanti della vicina citt?, chiese ad uno storno, che in quel frangente [tum] era volato via dalla citt?: ?Che cosa dicono [ovvero, che cosa pensano], gli abitanti della citt?, a riguardo del canto dell?usignolo??.
Lo storno gli rispose che tutti elogiavano il canto dell?usignolo. Di poi, avendo il cuculo chiesto quale fosse la rinomanza dell?allodola tra gli uomini, (lo storno) rispose che tutti l?ammiravano in virt? della soavit? del canto e del battito veloce delle ali.
?Che tipo di lodi hai (invece) ascoltato su di me?? chiese infine il cuculo. ?Non saprei [lett. non so] ? rispose lo storno ? dal momento che nessuno, in citt?, parla di te. Non so, dunque, chi ti conosca [lett. a chi tu sia noto] e cosa si dica a tuo riguardo?. A tali parole, il cuculo rinunci? [lett. venne privato] alla propria stolta aspettazione [abl. di privazione] e, per non esser ignorato dagli uomini, da allora si canta da solo [lett. canta lui stesso] le proprie lodi, con tono sempre monocorde [lett. sempre con la stessa voce].

Axs

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