Metellus et Silanus consules designati provincias inter se partiverant, Metelloque Numidia evenerat, acri viro et, quamquam adverso populi partium, fama tamen aequabili et inviolata. Is ubi primum magistratum ingressus est ab bellum quod gesturus erat adimum intendit. Igitur diffidens veteri exercitui milites scribere praesidia undique arcessere, arma tela, equos et cetera insttrumenta militiae parare ad ho commeatum adfatim denique omnia quae in bello vario et multarum rerum egenti usui esse solent. Ceterum ad ea patranda senatus auctoritate, socii nomenque latinum ultro auxilia mittund postremo omnis civitas summo studio adnitebatur. Itaque ex sententia omnibus rebus paratis compositisque, in Numidia profisciscitur.
I consoli designati Metello e Silano si erano spartiti fra loro le province e a metello uomo energico e benchè avverso al partito del popolo, tuttavia di fama moderata e integerrima era toccata la numidia. Egli appena entrato in carica volse tutto il suo impegno alla guerra che si accingeva a condurre. Perciò diffidando del vecchio esercito si impegno' per arruolare soldati a far arrivare da ogni parte i rinforzi e procurarsi armi da offesa e da difesa, cavalli e e altro materiale bellico per una campagna militare inoltre (si impegnò a trovare) poi vettovaglie a sufficienza tutto quanto, insomma, serve generalmente in una guerra imprevedibile e bisognevole di molte risorse.
Del resto, concorrevano alla realizzazione di questi preparativi il senato con la sua autorità, gli alleati, i Latini, i re con l'invio spontaneo di truppe ausiliarie e infine tutta la città con il massimo impegno. Così, preparato e organizzato tutto secondo i suoi piani, parte per la Numidia