VERSIONE DI TITO LIVIO ANNIBALE SI AVVELENA da MILLENIUM

Messaggioda Ramses » 7 feb 2011, 15:01

Il titolo è...Annibale si avvelena...inizia con Hannibal,postquam est nuntiatum milities regios....e finisce con Hic vitae exitus fuit Hannibalis. grazieate

Ramses

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Messaggioda *Yole* » 7 feb 2011, 15:05

da dove inizia col rosso, ma non trovo la tua fine, cmq l'ho segnalata all'adm che di sicuro ha anche la parte che qui non c'è :wink:

Semper talem exitum vitae suae Hannibal prospexerat animo et Romanorum inexpiabile odium in se cernens, et fidei regum nihil sane confisus: Prusiae vero levitatem etiam expertus erat; Flaminini quoque adventum velut fatalem sibi horruerat. ad omnia undique infesta ut iter semper aliquod praeparatum fugae haberet, septem exitus e domo fecerat, et ex iis quosdam occultos, ne custodia saepirentur. sed grave imperium regum nihil inexploratum, quod vestigari volunt, efficit. totius circuitum domus ita custodiis complexi sunt, ut nemo inde elabi posset. Hannibal, postquam est nuntiatum milites regios in vestibulo esse, postico, quod devium maxime atque occultissimi exitus erat, fugere conatus, ut id quoque occursu militum obsaeptum sensit et omnia circa clausa custodiis dispositis esse venenum, quod multo ante praeparatum ad tales habebat casus, poposcit. "Liberemus" inquit "diuturna cura populum Romanum, quando mortem senis exspectare longum censent. nec magnam nec memorabilem ex inermi proditoque Flamininus victoriam feret. mores quidem populi Romani quantum mutaverint, vel hic dies argumento erit. horum patres Pyrrho regi, hosti armato, exercitum in Italia habenti, ut a veneno caveret praedixerunt: hi legatum consularem, qui auctor esset Prusiae per scelus occidendi hospitis, miserunt." exsecratus deinde in caput regnumque Prusiae, et hospitales deos violatae ab eo fidei testes invocans, poculum exhausit.

Egli aveva sempre previsto nell'animo una tale morte, vedendo l'odio implacabile dei Romani nei suoi confronti, non confidava affatto nella lealtà dei re: in verità aveva anche sperimentato la leggerezza di Prusia: anche l'arrivo quasi dettato dal destino di Flaminino lo aveva spaventato. Per ripararsi da ogni evenienza minacciosa, aveva sempre pronto qualche piano di fuga, avava costruito sette uscite dalla casa, e di queste certe erano nascoste, perché non fossero sorvegliate e sbarrate. Ma il deciso comando dei re porta a quello che essi desiderano scoprire. Così i soldati cinsero di guardie l'intero perimetro della casa, in modo che nessuno da lì potesse fuggire. Annibale dopo che gli fu annunciato che i soldati erano nella parte anteriore della casa, tentò di fuggire nella parte posteriore, in quanto assai fuori mano e nascostissima vi era un'uscita, e non appena si rese conto che anche quella era stata sbarrata dal sopraggiungere dei soldati e che tutto intorno dalle guardie erano state dislocate delle chiusure, chiese il veleno che molto tempo prima aveva preparato per tali evenienze. "Libereremo il popolo Romano dal lungo affanno, dal momento che trovano ragionevole attendere a lungo la morte di un vecchio. Flaminino riporterà una vittoria né grande né memorabile su un vecchio inerme e tradito. Quanto sono davvero cambiati i costumi del popolo Romano, e questa giornata ne sarà una prova. I padri di questi avvertirono il re Pirro, un nemico armato, che aveva l'esercito in Italia, di guardarsi dal veleno: questi hanno inviato un luogotenente ex console per ottenere da Prusia la morte di un ospite attraverso un misfatto". Dopo avere maledetto la testa e il regno di Prusia, e invocando gli dei degli ospiti come testimoni della lealtà violata da quello, bevve il veleno fino in fondo.
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*Yole*

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Messaggioda Ramses » 7 feb 2011, 15:13

Grazie mille!!

Ramses

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Messaggioda *Yole* » 7 feb 2011, 15:15

prego :wink:

*Yole*

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Messaggioda giada » 7 feb 2011, 15:47

fORSE MEGLIO QUESTA DIRETTAMENTE TRATTA DA MILLENIUM

versione tratta da "millenium" pag 53 n 116


Annibale dopochè fu annunciato che i soldati regi si trovavano nell'ingresso,avendo tentato di fuggire nella parte posteriore che era più fuori mano,non appena si accorse che pure questa era stata sbarrata da un gran numero di soldato accorsi e che ogni via di fuga attorno era chiusa,disposte le guardie chiese il veleno che molto prima aveva preparato per evenienza disse:"liberiamo il popolo romano dalla lunga preoccupazione poichè ritiene che sarebbe troppo lungo aspettare la morte di un vecchio.
anche questo giorno sarà la dimostrazione di quanto i costumi del popolo romano siano cambiati.
I padri di questi al re Pirro,nemico amato che aveva l'esercito in Italia consigliarono di stare attento al veleno;questi mandarono un ambasciatore del console che istigasse Prusa a uccidere l'ospite con un delitto.
Poi,avendo imprecato contro Prusa e il suo regno e invocando gli dei dell'ospitalità come testimoni della fedelta,da lui violata,bevve il bicchiere.
Questa fu la fine della vita di Annibale


giada

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