da giada » 16 feb 2011, 10:28
Ai poeti sono stati concessi molti ornamenti: infatti (è) possibile per loro rappresentare gli dèi avvicinarsi agli uomini, conversare (con loro) e aiutare in battaglia chiunque vogliano, ed esprimersi su tali fatti non solo con le espressioni ordinarie, ma ora con (parole) esotiche, ora con (parole) nuove (= neologismi), ora con metafore, ed (è possibile per loro) non tralasciare nulla, ma adornare la (loro) poesia con tutte le figure (di stile). Agli oratori invece non è lecito nessuno di tali espedienti, ma in sintesi sono obbligati a usare, tra i vocaboli, solo quelli politici, e tra le idee quelle che si riferiscono alla vita pratica. Inoltre i primi compongono tutto con metri e ritmi, i secondi non condividono (con loro) nessuno di questi mezzi: i quali hanno tanto fascino che (i poeti), quand´anche ci sia qualche pecca nell´espressione e nelle idee, tuttavia seducono gli ascoltatori anche solo con l´armonia e la simmetria.