LA GIOVINEZZA DI GIUGURTA versione SALLUSTIO

Messaggioda Giorgi24 » 4 mar 2011, 8:13

Scusate ho compito di latino ed entrata la prof con la versione il titolo è....."LA GIOVINEZZA DI GIUGURTA " SALLUSTIO
Per favore aiutatemi :cry: :cry: :cry:

grazieate grazieate grazieate

Giorgi24

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Messaggioda Giorgi24 » 4 mar 2011, 8:28

XKE NESSUNO MI RISP :cry: :cry: :cry: :cry:

Giorgi24

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Messaggioda Giorgi24 » 4 mar 2011, 8:37

PER FAVORE AIUTOOOOOOOOOOOO

Giorgi24

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Messaggioda Giorgi24 » 4 mar 2011, 8:49

INIZIO---> his difficultatibus circumventus ubi videt neque per vim
FINE---->numantis maximo terrori esset

Giorgi24

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Messaggioda giada » 4 mar 2011, 10:11

His difficultatibus circumventus ubi videt neque per vim neque insidiis opprimi posse hominem tam acceptum popularibus, quod erat Iugurtha manu promptus et appetens gloriae militaris, statuit eum obiectare periculis et eo modo fortunam temptare. Igitur bello Numantino Micipsa, cum populo Romano equitum atque peditum auxilia mitteret, sperans vel ostentando virtutem vel hostium saevitia facile eum occasurum, praefecit Numidis, quos in Hispaniam mittebat. Sed ea res longe aliter, ac ratus erat, evenit. Nam Iugurtha, ut erat impigro atque acri ingenio, ubi naturam P. Scipionis, qui tum Romanis imperator erat, et morem hostium cognovit, multo labore multaque cura, praeterea modestissime parendo et saepe obviam eundo periculis in tantam claritudinem brevi pervenerat, ut nostris vehementer carus, Numantinis maximo terrori esset.



Fra tante difficoltà, non potendo né con la forza né con l'inganno eliminare quell'uomo così gradito al popolo, pensò, sapendo Giugurta temerario e desideroso di gloria militare, di tentare la fortuna con l'esporlo ai pericoli. Durante la guerra numantina, dunque, Micipsa, nell'inviare truppe ausiliarie di cavalleria e di fanteria ai Romani, lo mise a capo del contingente numidico distaccato in Spagna, sperando che facilmente o per far mostra del proprio valore o per la ferocia dei nemici avrebbe trovato la morte. Ma gli avvenimenti delusero le sue aspettative. Pronto e astuto com'era, Giugurta, quando conobbe il carattere di Publio Scipione, che allora comandava l'esercito romano, e la tattica dei nemici, con la sua attività incessante e la sua grande diligenza, e inoltre obbedendo scrupolosamente e affrontando spesso i pericoli, si conquistò in breve tale reputazione, che divenne ai nostri carissimo, terribile agli occhi dei Numantini.

giada

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