Le fatiche della vita militare,Cicerone

Messaggioda Eris_Medea » 9 mar 2011, 15:25

E' una versione di classico latino,tratta dal libro "i gioielli di Livia"
Quanto alla vita militare-intendo la nostra,non quella degli spartani il quale esercito avanza al suono del flauto e non viene incitato se non in piedi anapestici- tu vedi anzitutto dove derivino il loro nome i nostri eserciti.
Poi ___ il lavoro,in quanto grande schiera:portare viveri per più di mezzo mese,portare ciò che possa servire, portare i pali per l'accampamento,appunto lo scudo,la spada in carico dei nostri soldati che non li calcolano più di quanto non lo siano le spalle le braccia e le mani. E queste cose in vero le compiono così convenientemente come se fossero le loro membra. Come mai? E che dire dell'addestramento militare delle legioni? Quel correre in aiuto quanto è motivo di fatica! Da ciò accade che quell'animo in battaglia è pronta per le ferite e inoltre aggiungi in battaglia un soldato inesperto:sembrerà una femminuccia(letteralmente,per la traduzione libera si può usare "donnicciola") ma perchè c'è tanta differenza tra un giovane esercito e uno di veterani,una differenza tale così come lo stavamo provando noi?L'età dei giovani soldati per lo più è migliore ma è l'esperienza che insegna a sopportare la fatica e non preoccuparsi delle ferite ok2

Eris_Medea

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Messaggioda jessy.7 » 9 mar 2011, 15:29

grazieate

metti anche inizio e fine ok2

jessy.7

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