da giada » 17 apr 2011, 9:50
[quote="jole123"]FALLIMENTO DEGLI ACCORDI FRA CESARE E GLI ELVEZI
Caesar, cum proelio hostes vicisset, reliquas copias Helvetiorum ut consequi posset, pontem in Arari faciendum curat atque ita exercitum traducit. Helvetii repentino eius adventu commoti (cum intellegerent, id quod ipsi diebus XX aegerrime confecerant ut flumen transirent, illum uno die fecisse), legatos ad eum mittunt; cuius legationis Divico princeps fuit. Is ita cum Caesare locutus est: "Si pacem populus Romanus cum Helvetiis faciat, Helvetii Caesaris praecepta observent; sin bello Caesar persequi perseveret, timere debet et vetera incommoda populi Romani et pristinam virtutem Helvetiorum". His verbis Caesar ita respondit: "Si obsides multi ab Helvetiis mihi dentur, ut, ea quae polliceantur, eos facturos esse intellegam, vobiscum pacem faciam". Tum Divico respondit: "Ita Helvetii a maioribus suis instituit sunt ut obsides accipere, non dare conservaverint, et hoc responso dato discessit. Postero die Helvetii castra movent atque idem facit Caesar equitatumque omnem praemittit, qui videat quas in partes hostes iter faciant. Qui cupidius novissimum agmen insecuti alieno loco cum equitatu Helvetiorum proelium committunt, et pauci de nostris cadunt.
Avendo Cesare vinto in battaglia i nemici per poter inseguire le rimanenti truppe degli Elvezi fa costruire un punto sul (fiume) Arar e così trasporta l'esercito. Gli elvezi colpiti dal suo repentino arrivo (comprendono che ciò che essi avevano fatto molto faticosamente in 20 giorni, per passare il fiume lui l'aveva fatto in un sol giorno) gli inviarono degli ambasciatori. Divisione fu il capo di tale ambasceria.E così parlò con Cesare "Se mai il popolo romano farà (lett.congiuntivo) pace con gli elvezi gli elvezi osserveranno i comandi di Cesare, e invece Cesare persevererà nel continuare (la guerra) deve temere le vecchie sconfitte del popolo romano e l'antico valore degli elvezi. " Cesare rispose (così) a queste parole: "Se dagli Ellvezi mi saranno consegnati molti ostaggi cosichhè io capisca che questi stanno per fare quello che prometterebbero io farei pace con voi". Gli elvezi hanno imparato dai loro antenati così da ricevere, non da mantenere di consegnare ostaggi" e data questa risposta se ne andò. Il giorno seguente gli Elvezi spostano l'accampamento (castra movere) lo stessa fa Cesare e manda in avanscoperta tutta la cavalleria in modo tale (che) veda verso quale parte facevano il cammino. Questi (i romani) raggiunta la retroguardia (degli elvezi) su un terreno estraneo, attaccano la battaglia con la cavalleria degli elvezi e pochi fra i nostri cadono