Unus est sapiens, cuius omnia sunt nec ex difficili tuenda; non habet mittendos trans maria legatos nec metanda in ripis hostilibus castra non oportunis castellis disponenda praesidia, non opus est legione nec equestribus turmis. Quemadmodum di immortales regnum inermes regunt et illis rerum suarum ex edito tranquilloque tutela est, ita hic officia sua quamvis latissime pateant, sine tumultu obit et omne humanum genus potentissimus eius optimusque infra se videt. Derideas licet: ingentis spiritus res est cum Orientem Occidentemque lustraveris animo quo etiam remota et solitudinibus interclusa penetrantur cum tot animalia tantam copiam rerum quas natur neatissime fundit adspexeris emittere hanc dei vocem:'' Haec omnia mea sunt!'' Sic fit ut nihil cupiat quia nihil est extra omnia.
Sapiente è solo unoi che possiede cose che non abbisognano di difficile impegno per essere salvaguardate: non ha ambascerie da spedire oltremare, o accampamenti da allestire su rive nemiche, o presidi da munire con opportune roccaforti; non ha bisogno di un corpo armato, n? di squadroni di cavalleria.Allo stesso modo in cui gli dei immortali reggono il regno senza bisogno di ricorrere alle armi e si curano delle proprie cose dall'alto , con l' imperturbabilità, così costui assolve ai propri obblighi, per quanto essi si diffondano in modo molto esteso, con calma e senza tumulto, e domina dall'alto l'intero genere umanoe vede sotto di se come dominatore assoluto essendo il miglore fra tutto il genere umano. La qual cosa potrebbe anche essere oggetto di celia: segno (cosa) di una mente superiore - dopo aver disteso attentamente lo sguardo sull'Oriente e sull'Occidente, fin nelle zone più dimenticate e isolate e dopo aver considerato l'estrema varietà di animali e la grande abbondanza di cose che la natura elargisce esprimersi con la voce propria di un dio, e dire: "Tutto questo mi appartiene!". Così, ne consegue ch'egli nulla desidera, perchè al di fuori di questo "tutto" non c'è nient'altro.