da tellina » 21 set 2011, 15:08
Versione " Esemplificazione del tempo sprecato" Seneca:
testo latino:
“Maior pars mortalium de naturae malignitate conqueritur quod in exiguum aevi gignimur quod haec tam velociter tam rapide dati nobis temporis spatia decurrant adeo ut exceptis admodum pacis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat. Nec huic publico ut opinantur malo turba tantum et imprudens vulgus ingemuit; clarorum quoque virorum hic affectus querellas evocavit. 2 Inde illa maximi medicorum exclamatio est: "vitam brevem esse longam artem". Inde Aristotelis cum rerum natura exigentis minime conveniens sapienti viro lis: "aetatis illam animalibus tantum indulsisse ut quina aut dena saecula educerent homini in tam multa ac magna genito tanto citeriorem terminum stare." 3 Non exiguum temporis habemus sed multum perdidimus. Satis longa vita et in maximarum rerum consummationem large data est si tota bene collocaretur; sed ubi per luxum ac neglegentiam diffluit ubi nulli bonae rei impenditur ultima demum necessitate cogente quam ire non intelleximus transisse sentimus. 4 Ita est: non accipimus brevem vitam sed fecimus nec inopes eius sed prodigi sumus. Sicut amplae et regiae opes ubi ad malum dominum pervenerunt momento dissipantur at quamvis modicae si bono custodi traditae sunt usu crescunt: ita aetas nostra bene disponenti multum patet."
TRADUZIONE:
La maggior parte dei mortali, si lamentano della malignità dell natura,poiché siamo generati per un tempo [troppo] esiguo, poiché questi periodi di tempo essi a noi concessi trascorrono tanto velocemente, tanto rapidamente che, eccetto pochissimi, la vita abbandona gli altri nello stesso momento in cui si preparano a vivere. E di questo male generale si lamentò non soltanto, come credono, la folla e lo sprovveduto volgo, questo stato d'animo evocò lamentele anche dagli uomini famosi. 2 Da qui deriva quella famosa esclamazione del più grande dei medici: "la vita è breve, lunga l'arte". Da qui la questione, per nulla conforme a un uomo saggio, dell'esigente Aristotele coi con la natura delle cose: "Quella concesse agli animali una così lunga vita da trascorrere cinque o dieci generazioni agli uomini, generato a [compiere] tante e grandi cose, un termine tanto più vicino. 3 Non abbiamo poco tempo ma ne perdiamo molto. Ci è stata data una vita abbastanza lunga e in abbondanza per il compimento delle cose più grandi, se fosse tutta impiegata bene; ma quando si sparge per il lusso e la negligenza, quando la si spende per nessuna cosa buona; alla fine spinti dall'estrema necessità, percepiamo che è trascorsa i [quella che vita di cui] non ci siamo resi conto chepassava. 4 Così è: non riceviamo vita breve ma la abbiamo resa tale, né siamo poveri di essa, ma prodighi. Come sontuose e regali ricchezze, quando giunsero ad un cattivo padrone, in un attimo sono disperse, ma quanto si voglia modeste, se sono affidate a un buon custode,crescono con l'uso:così la nostra vita si estende molto [a lungo] per coloro che ne dispongono bene.