L'IRA DI ACHILLE versione latino di igino

Messaggioda lisa.settembre » 13 ott 2011, 13:11

l'ira di achille di igino:agamennon briseidam , brisae sacerdotis filiam...grazie in anticipo

lisa.settembre

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Messaggioda giada » 13 ott 2011, 17:16

Agamemnon Briseidam Brisae sacerdotis filiam ex Moesia captivam propter formae dignitatem, quam Achilles ceperat, ab Achille abduxit eo tempore quo Chryseida Chrysi sacerdoti Apollinis Zminthei reddidit; quam ob iram Achilles in proelium non prodibat sed cithara in tabernaculo se exercebat. Cum Argivi ab Hectore fugarentur, Achilles obiurgatus a Patroclo arma sua tradidit, quibus ille Troianos fugavit, aestimantes Achillem esse, Sarpedonemque Iovis et Europae filium occidit. Postea ipse Patroclus ab Hectore interficitur, armaque eius sunt detracta Patroclo occiso. Achilles cum Agamemnone redit in gratiam, Briseidamque ei reddidit. Tum contra Hectorem cum inermis prodisset, Thetis mater a Vulcano arma ei impetravit, quae Nereides per mare attulerunt. Quibus armis ille Hectorem occidit astrictumque ad currum traxit circa muros Troianorum, quem sepeliendum cum patri nollet dare, Priamus, Iovis iussu, duce Mercurio, in castra Danaorum venit et filii corpus auro repensum accepit, quem sepulturae tradidit

Agamennone tolse ad Achille la bellissima Briseide, figlia del sacerdote Brise, che Achille aveva portato come prigioniera dalla Misia: questo avvenne all’epoca in cui dovette restituire la figlia Criseide a Crise, sacerdote di Apollo Sminteo. Irato per lei, Achille non scendeva più in battaglia e rimaneva sotto la sua tenda a suonare la cetra. Quando gli Argivi furono messi in fuga da Ettore, Achille, sollecitato da Patroclo, gli affidò le sue armi, con le quali egli mise in fuga i Troiani che pensavano di avere di fronte Achille. Patroclo uccise Sarpedonte, figlio di Giove ed Europa, ma poi fu lui stesso ucciso da Ettore che tolse le armi al morto. Achille si rappacificò con Agamennone che gli restituì Briseide; poi, poi che si era avviato senz’armi contro Ettore, la madre Tetide ottenne che Vulcano gli forgiasse una nuova armatura, che le Nereidi gli portarono attraverso il mare. Rivestito di queste armi, uccise Ettore e, dopo averlo legato al suo carro, lo trascinò attorno alle mura di Troia; poiché si rifiutava di concederlo al padre per la sepoltura, Priamo, per volontà di Giove e guidato da Mercurio, andò all’accampamento dei Danai e riscattò a peso d’oro il corpo del figlio, che seppellì
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