Morti Non comuni VERSIONE DI LATINO E TRADUZIONE

Messaggioda marcogs11 » 20 ott 2011, 12:30

Mors Aeschyli propter novitatem casus singularis fuit. Olim clarus poeta in Sicilia e moenibus urbis, in qua habitabat, exiit et in aprico loco resedit. Aquila super eum volavit, testudinem unguibus suis ferens. Quia aquila testudinem frangere volebat, ut ederet (= per mangiare) carnem, eam allisit capiti Aeschyli tamquam (=come se fosse) lapidi: nam decepta erat splendore capitis, quod erat capillis vacuum. Itaque gravi ictu percussus Aeschylus periit.
Insolita etiam Homeri mortis causa fuit. In insula Io, quia quaestionem a piscatoribus positam solvere non poterat (=era in grado), magno dolore comsumptus, brevi tempore decessit.
Euripides credelitate fati finitus est. Nam in Macedonia ab Archelai regis cena domum rediens, canum morsibus laniatus, mortem atrocem obiit. Philemonem vis risus immoderati occidit. Asello ficos ei paratas consumente, servum magna voce inclamavit: "Asinum abige!". Sed iam omnibus ficis comestis servus supervenit. Tum poeta: "Quoniam -inquit- tam tardus fuisti, da nunc vinum asello!". Ac protinus crebros cachinnos tollens, spiritu intercluso exstinctus est.

La morte di Eschilo per il modo insolito fu un caso singolare.Una volta il famoso poeta in sicilia uscì dalle mura della città,nella quale abitava e si fermò in un luogo soleggiato.Un'aquila volò sopra di lui,portando testuggine con i suoi artigli mangiava la carne,la sbatte contro la testa di eschilo come se fosse una pietra infatti era stato ingannato per la limpidità della testa che era priva di capelli.Pertanto Eschilo morì percosso da un pesante colpo.Insolita fu anche la cause della morte di Omero.Nell'isola di Io perichè non era in grado di risolvere la questione propostagli dai pescatori,punto da grande dolore,in breve tempo morì.Euripide fu ucciso dalla crudeltà del fato.Infatti in Macedonia ritornato a casa da una cena del re Archeleo,dilaniato dai morsi dei suoi corvi morì atrocemente.La violenza di una risata smoderata uccise Filmone.Un asinello divorando fichi preparati a lui ad alta voce chiamo' un servo:'Conduci via l'asino' ma ormai il servo sopraggiungendo prese i fichi che era stati tutti divorati.Allora il poeta disse:'Perchè sei stato tanto lento?A dare il vino all'asinello?^E subito scoppiando numerose volte a ridere,bloccato l'animo morì

marcogs11

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Messaggioda *Yole* » 24 ott 2011, 13:49

è di latino

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Messaggioda *Yole* » 24 ott 2011, 13:51

credito messo

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