da gennaro96 » 13 gen 2012, 17:34
Quis fortunatior ,at stultior quoque rege Mida fuit? Nam Mida avidissimus Phrygiae rex, a diis incredibilem facultatem obtinuit:quae tangebat, in aurum mutabat.Qua facultate laetus, plurima in aurum mutavit et ingentes divitiae ab eo congestae sunt.Sed quid brevi tempore accidit?In aurum mutabat etiam cibos;qua re non solum victu carebat, sed suam felicitatem cito amisit.Quod eum omnium miserrimum reddidit.Tum pristinam vitae condicionem recuperare desideravit deosque oravit:"Qua calamitate a vobis opprimor?Ex hac miseria me eripite!"Tum, deorum monitu, se in flumen Pactolum demisit atque illa terribili facultate se liberavit. Qui semper divitias quaerunt, strenuae infelicitatis praeda sunt.
Chi fu più fortunato, ma anche più stolto del re Mida? Infatti Mida, avidissimo re della Frigia, ottenne dagli dei un'incredibile facoltà: le cose che toccava, le trasformava in oro. Con questa lieta abilità, mutò molte cose in oro e grandi ricchezze furono accumulate da lui. Così confessava d'essere il più beato tra tutti. Ma che cosa capitò in poco tempo? Cambiava in oro anche il cibo; con questa cosa non solo era privo di alimenti; ma ben presto perse e dimenticò la sua felicità. Ciò lo rese il più infelice di tutti. Allora desiderò ritornare all'antica condizione di vita e pregò gli dei: "Per quale calamità sono oppresso da voi? Vi esorto affinchè mi liberiate da tale miseria. Allora, con l'avvertimento degli dei, si lasciò cadere nel fiume Pattolo e si liberò da quella terribile abilità. Coloro che sempre si sforzano di chiedere le ricchezze, sono saccheggiati da strenue infelicità.