da simona.lodico@hotmail.it » 30 mar 2012, 11:36
La coscienza di Zeno, capitoli:
I. Prefazione.
II. Preambolo.
III. Il fumo.
IV. Morte del padre.
V. Matrimonio.
VI. Moglie e amante.
VII. Un'associazione.
VIII. Psico-analisi.
La divisione in capitoli
Secondo me il settimo capitolo è “l’intruso” poiché dal secondo al sesto tratta argomenti che lo vedono coinvolto personalmente, tratta dei suoi sentimenti e delle sue esperienze, come si può dedurre anche dai titoli.
I
"La coscienza di Zeno" è un romanzo scritto da Italo Svevo nel 1919, ambientato nel periodo della prima guerra mondiale. Il protagonista, Zeno Cosini, cinquantasettenne, decide di farsi seguire dallo psicanalista "dottor S.”
Lo stesso dottor S scrive la prefazione, dove spiega che lui ha stimolato il paziente a redigere un'autobiografia, però Zeno si sottrae alle cure durante il trattamento e così lo psicoanalista offeso perché “truffato del frutto della sua lunga paziente analisi”, per vendetta e nella speranza di ferire il protagonista, pubblica il manoscritto.
II
Nel preambolo Zeno racconta il suo avvicinarsi alla psico-analisi e lo sforzo per scrivere il suo memoriale, che si concentra su dei punti fondamentali.
III
"Il fumo", che è il primo punto trattato da Zeno all'interno del terzo capitolo, narra dei vari tentativi, basati sui buoni propositi per guarire dal vizio del fumo. Il protagonista, infatti, già nell'adolescenza aveva iniziato a fumare e, nonostante i numerosi tentavi, non riusciva a smettere. Ogni volta che si riproponeva di smettere, fumava una <<ultima sigaretta>>, che annotava con la sigla <<U.S>> e la data accanto, però alla fine si accorge che fumare tutte le sue "ultime sigarette" gli dava un piacere particolare e rendeva quel momento unico e irripetibile.
IV
"La morte di mio padre", descritto nel quarto capitolo e secondo punto, è il racconto del difficile rapporto di Zeno con il padre. Il papà non stima il figlio e non ripone alcuna fiducia in lui, tanto che affida l'azienda commerciale di famiglia ad un amministratore esterno, il signor Olivi. Il rapporto tra padre e figlio si conclude con uno schiaffo dato dal genitore morente al figlio, di cui Zeno non sa interpretare il significato: un gesto inconsulto o un modo per punirlo fino all'ultimo?
V
"Storia del mio matrimonio", è il terzo punto sviscerato dal protagonista. Zeno, in età di moglie, ne è alla ricerca. Entrando in buoni rapporti con Giovanni Malfenti, bravo commerciante, frequenta la famiglia e si innamora di una delle quattro figlie, Ada. Arde d'amore per la ragazza, che però non ricambia. La sua attrazione per il Malfenti come figura paterna porta Zeno alla decisione di sposare una delle sorelle, così dopo essere stato rifiutato da Ada, chiede in moglie Alberta, che ancora troppo giovane per potersi sposare lo respinge, alla fine l'invito viene accettato dalla buona Augusta, la secondogenita ma anche la donna che meno gli piaceva. Il protagonista comunque ama Augusta che è una moglie dolce, premurosa ma nonostante tutto Zeno inizierà una storia extraconiugale.
VI
"La moglie e l'amante", in questo capitolo Zeno rivive il rapporto con Carla, l'amante; entrambi innamorati, e appassionati, però non sa decidersi fra l'amore per la moglie e quello per l'amante e dopo due anni di amore segreto è Carla a troncare il rapporto.
VII
L’associazione. Intanto Ada sposa Guido Speier, anche lui commerciante, e inizialmente nemico diventa con il tempo il miglior amico di Zeno. Guido da' inizio ad una attività commerciale con scarsi risultati, Ada allora chiede aiuto a Zeno. Guido però sperpera il patrimonio e tradisce la moglie con Carmen, questo fallimento di Ada che lo ha rifiutato procura a Zeno una certa soddisfazione, anche se poi lo stesso si impegna per salvare l'azienda. Dopo l'ennesimo disastro finanziario che porta l'azienda sull'orlo del fallimento, Guido inscena un primo suicidio per usufruire dei beni della moglie, e successivamente in una seconda simulazione, sbagliando le dosi del sonnifero, muore. Zeno impegnato a salvare l'azienda non arriva al funerale perchè sbaglia corteo funebre e Ada in collera e offesa con lui parte per Buenos Aires.
VIII
Il romanzo termina con alcune pagine di diario in cui Zeno scopre che "la vita attuale è inquinata alle radici" alla fine delle sue considerazioni lui si reputa sano e così non si identifica con il mondo normale e per questo si lascia trasportare dagli eventi spiegando la sua inettitudine e la sua incapacità nei rapporti con se stesso e con gli altri. Termina descrivendo un uomo che collocherà un esplosivo al centro della terra, questo verrà fatto esplodere, e la terra ridotta ad una nebulosa, e tutto comincerà da capo.
Fabula e intreccio
Ovviamente, essendo il romanzo un memoriale, gli argomenti non seguono un ordine cronologico ma logico, poiché dettati dalle mente di Zeno. Si ha un alternarsi di presente, passato e futuro: il presente è adottato negli interventi fatti da Zeno e nelle ultime pagine di Diario, il passato è presente per la maggior parte del romanzo che, essendo un memoriale, narra fatti già accaduti, il futuro invece, è presente lungo la narrazione del passato, poiché Zeno immagina la sua vita prossima.
Zeno Cosini è un agiato commerciante triestino che, all'età di cinquantasette anni, decide di affidarsi ad uno psicanalista, chiamato Dottor S., per il vizio del fumo, il rapporto con il padre ed altri disturbi. La cura dello psicanalista prevede di fermare su carta i ricordi della propria vita, a partire dall’infanzia fino ai giorni a lui attuali. Ma Zeno si rende conto che è inguaribile e decide di interromperla, senza aver concluso la cura. Il Dottor S., offeso, pubblica per vendetta le confessioni del protagonista. Già dall’adolescenza Zeno inizia a fumare, un piccolo gioco che diventerà un vizio dal quale gli diventa impossibile uscire e viene persino ricoverato in una casa di cura, dalla quale fugge dopo aver corrotto l'infermiera. Fin da giovane, il rapporto tra Zeno e il padre non era particolarmente facile e questo comportamento rimane costante fino alla morte del padre che colpisce il viso del figlio, Zeno è incapace di interpretare il gesto. Dopo la morte del padre, Zeno continua la carriera del commerciante sotto la supervisione dell’Olivi e conosce il signor Malfenti, abile commerciante. Questo presenta a Zeno la famiglia: la signora Malfenti e le quattro figlie, Ada, Augusta, Alberta ed Anna. Il protagonista però si innamora perdutamente di Ada Malfenti, la figlia più bella ma, non essendo corrisposto, sposa Augusta, la figlia resa più brutta dall’occhio sbilenco e Ada finisce con il sposare Guido Speier, altro commerciante. Nonostante Zeno sia molto affezionato alla moglie, la tradisce con Carla, un’umile giovane caratterizzata dalla sua bellezza e dalle lunghe trecce ma, dopo due anni, la relazione si conclude. Intanto Zeno si avvicina a Guido, inizialmente suo nemico, diventando suo migliore amico. In società, aprono un’agenzia commerciale, che però è destinata al fallimento. A causa dei debiti e del gioco d’azzardo in orsa Guido inscena un suicidio, per impietosire la moglie benestante e poter ricavarne un prestito ma, avendo sbagliate le dosi del sonnifero, muore. Zeno tenta di portare avanti l’azienda e così facendo non potrà essere presente al funerale dell’amico e Ada, offesa per l’assenza di Zeno e triste per la morte del marito, parte per Buenos Aires.
Lo spazio
Il salotto di casa Malfenti è un luogo fondamentale poichè all’interno si svolgono diversi eventi: i pomeriggi passati insieme alla famiglia Malfenti, la dichiarazione di Zeno ad Ada, Alberta e Augusta, il festeggiamento del fidanzamento; un altro luogo fondamentale è la casa del padre, Zeno non era a suo agio, il protagonista con il padre si vedevano di rado dopo la morte della madre, solitamente per cena e non c’era mai interesse uno per l’altro.
Il tempo
Nel romanzo sono narrati circa quarantacinque anni. Nel capitolo V, il periodo che parte da “Trovo in mio cassetto …” e si conclude “… i miei pensieri” presenta due piani temporali: passato e presente. Zeno è come se ritrovando quelle vecchie lettere rievocasse i tempi passati, attualizzano sentimenti ed emozioni.
I personaggi
Zeno Cosini è un ricco commerciante triestino, bizzarro ed intelligente. La caratteristica principale è l'inettitudine, infatti, nel suo memoriale, Zeno descrive una profonda contraddizione interna, da cui vuole guarire: la sua inettitudine e il suo continuo posticipare la soluzione dei propri conflitti psicologici sono un modo per garantirsi di poter soddisfare, i propri desideri, nel momento in cui essi si manifestano. La forza di Zeno è proprio quella di non vivere inchiodato a certezze che potrebbero crollare da un istante all’altro.
Augusta è la moglie di Zeno. Il protagonista la scarta subito quando deve scegliere fra le quattro figlie da sposare, preferendo Ada. La descrizione di Augusta viene influenzata dalla psicologia di Zeno, infatti, inizialmente è vista brutta a causa dell'occhio sbilenco, e ciò viene reso più evidente del punto di vista di Zeno, ma dopo averla presa in moglie, il protagonista la vede come amabile e comprensibile. Augusta è un personaggio opposto rispetto al marito, lui è "malato", lei invece, nella sua semplicità, è "sana", poichè ha una sua ingenua e gioiosa fede nella vita, e vive serenamente il presente.
Il padre viene descritto da Zeno come il suo opposto: è una persona tranquilla e rifiuta tutto ciò che va contro il suo ideale, tutto è fondato sulla fiducia in idee sicure e stabili, per questo motivo il rapporto con il figlio è conflittuale. Il distacco fra i due rimane intatto anche quando egli cerca di insegnare al figlio tutta la scienza e l’esperienza, ma non riesce a dir nulla. Il gesto dello schiaffo rende più dolorosi i sensi di colpa del protagonista che non è riuscito a recuperare il rapporto con il padre.
Ada è la donna desiderata da Zeno. La giovane è incapace di amare l’ironia e il distacco di Zeno, è attratta dal falso romanticismo di Guido e in seguito rivede il suo giudizio sui due uomini. Ada, costruisce la sua famiglia con il marito, Guido, hanno due gemelli, ma dopo il parto Ada si ammala e diventa un personaggio triste e malinconico, si allontana dal marito, che la tradisce con una domestica, e si avvicina a Zeno, che però mantiene le distanze, sentendo i vecchi sentimenti ormai defunti. Dopo la morte del marito, Ada parte per Buenos Aires.
Guido è il marito di Ada. A Guido sono tutte le doti mancanti al protagonista: la disinvoltura, l'eleganza, la capacità di suonare bene il violino e di parlare un buon italiano; in realtà si dimostra grande oratore solo nelle convenienze, e agli occhi di Zeno è meschino e privo di intelligenza. Fonda una ditta commerciale intendendo rivoluzionare le tradizionali strategie di mercato. Zeno si accorge che l'azienda è sull'orlo del fallimento, così per riscattarsi si lancia nell’azzardo dove spera di trovare rapidi trionfi, ma anche qui la sorte gli si rivela avversa.
Inizialmente, dopo aver letto il romanzo, ho trovato la storia piuttosto contorta e di difficile comprensione, ma approfondendo e riflettendo, sono riuscita ad apprezzarlo. Mi sono ritrovata, a volte, con il suo atteggiamento passivo e il farsi sopraffare dagli eventi giornalieri, o quando cerca di prefiggersi degli obiettivi che poi però si abbandonano perchè perdono la loro importanza iniziale.
E' emblematico, infatti, secondo me, nonostante il protagonista abbia nome e cognome, come egli rappresenta l'umanità, l'incapacità dell'uomo ad essere indifferente agli eventi della vita, e la capacità di vivere giorno per giorno come viene, infatti "la vita non è nè bella nè brutta, è originale".
Narratore
Nel romenzo è adottata la tecnica dell’io narrato e dell’io narrante. Quando Zeno tratta dei tempi passati, rievocando gli avvenimenti è l’io narrato mentre nel preambolo e nelle ultime pagine di diario è l’io narrante.