da pattyti » 3 nov 2008, 17:51
L.Catilina,nato di origini nobili,fu di grande vigore di animo e di membra,ma di ingegno malvagio e vizioso.Fin dalla pima adolescenza gli piacquero uccisioni,rapine e discordie civili e in esse spese tutta la sua gioventù.Il corpo resistente al digiuno,al freddo,alla voglia più di quanto alcuno è credibile.L'animo audace,volubile,simulatore e dissimulatore di ogni cosa,avido dell'altrui,prodigo del suo,ardente nelle cupidigie;facile di parola,niente saggezza.Spirito vasto,anelava sempre alle cose immense,incredibili,smisurate.Dopo la dominazione Lucio Silla era stato invaso da una sfrenata cupidigia,di impadronirsi della repubblica,senza farsi scrupolo della scelta dei mezzi pur di procurarsi il regno.Sempre di più,di giorno in giorno quell'uomo fiero era tormentato dalla povertà del patrimonio e dal rimorso del delitto,entrambi accresciuti dai vizi sopra ricordati.Lo incitavano inoltre i costumi di una cittadinanza corrotta,tormentata da due mali funesti e fra loro discordi:il lusso e l'avidità.L'argomento stesso sembra richiedere,poichè l'occasione mi ha richiamato ai costumi della città,di riprendere le cose da più lontano ed esporre in breve gli istituti degli avi in pace e in guerra,in qual modo abbiamo governato la repubblica e in qual modo l'abbiamo lasciata e come con lenta decadenza il più bello e il migliore degli stati sia diventato il più sciagurato e il più corrotto