Giugurta è invitato a confessare i suoi delitti

Messaggioda simonabba » 5 set 2012, 19:13

Giugurta venne a Roma con Cassio contro il decoro regio con un abbigliamento povero. E sebbene in lui stesso ci fosse grande forza d'animo,incoraggiato da tutti,comprò a gran prezzo Caio Bebio,tribuno della plebe,di cui si era munito a causa della sua imprudenza contro la legge e le ingiurie di ognuno. Ma Caio Memmio,convocata l'assemblea sebbene la plebe fosse ostile al re(una parte,una parte ordinava che fosse messo nelle carceri,una parte,se non avesse rivelato i complici del suo delitto,ordinava che gli fosse attribuita la tortura come ad un nemico secondo il costume degli antenati) pensando più alla dignità che all'ira,sedava i tumulti e placava i loro animi,infine confermava che l'impunità sarebbe stata inviolata grazie a lui stesso. Dopo,non appena cominciò il silenzio,presentato Giugurta,prese parolae ricorda le sue disfatte a Roma e in Numidia,mostra i suoi delitti contro il padre e i fratelli.Sebbene il popolo romano capisca,aiutato da chi e con quali complici compì quelle cose,se rivela la verità,nella lealtà e nella clemenza del popolo romano,riporrà una grande speranza,ma qualora taccia,per i complici non vi sarà motivo di salvezza ma comprometterà se stesso e le sue speranze.
DAL LIBRO ''Verba et Sententiae"

simonabba

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Messaggioda giada » 6 set 2012, 9:50

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