da Razzina » 8 set 2012, 12:29
Modus Vertendi, pagina 248 n° 264.
Testo
[center]Nunc, in ipso discrimine ordinis iudiciorumque vestrorum, cum sint parati qui contionibus et legibus hanc invidiam senatus inflammare conentur, [reus] in iudicium adductus est [C. Verres], homo vita atque factis omnium iam opinione damnatus, pecuniae magnitudine sua spe et praedicatione absolutus. Huic ego causae, iudices, cum summa voluntate et expectatione populi Romani, actor accessi, non ut augerem invidiam ordinis, sed ut infamiae communi succurrerem. Adduxi enim hominem in quo reconciliare existimationem iudiciorum amissam, redire in gratiam cum populo Romano, satis facere exteris nationibus, possetis; depeculatorem aerari, vexatorem Asiae atque Pamphyliae, praedonem iuris urbani, labem atque perniciem provinciae Siciliae. De quo si vos vere ac religiose iudicaveritis, auctoritas ea, quae in vobis remanere debet, haerebit; sin istius ingentes divitiae iudiciorum religionem veritatemque perfregerint, ego hoc tam adsequar, ut iudicium potius rei publicae, quam aut reus iudicibus, aut accusator reo, defuisse videatur.[/center]
Ora nel momento critico dell'ordine dei vostri giudizi, quando sono pronti quelli che tentano di aizzare questa invidia del senato con adunanze e leggi, è stato condotto in giudizio l'accusato G.Verre, già uomo condannato per vita e vicende con opinione di tutti, assolto con la sua speranza e predicazione per la grandezza del denaro. Io partecipai alla causa, o giudici, come avvocato con estrema volontà e aspettativa del popolo romano, non per aumentare l'invidia della classe sociale, ma per assistere le comuni invidie. Infatti ho condotto un uomo in quello che rinuncio a riconciliare in giudizio dei giudici, a tornare in buoni rapporti con il popoli romani, si possa fare abbastanza per le nazioni estere, dilapidatore dell'erario, vessatore dell'Asia e della Panfilia, predone della giustizia urbana, rovina e sventura della provincia Sicilia. Se voi di ciò giudicherete severamente e religiosamente, l'autorità quella che deve rimanere in voi si allontanerà; se invece le ingenti ricchezze di codesto vinceranno la religione e la verità dei giudici, io tuttavia lo raggiungerò, affinchè sembri che il giudizio sia migliore dello stato che o un accusato per i giudici o manchi l'accusatore all'accusato.