da giada » 9 ott 2012, 17:55
Archimedis fructuosam industriam fuisse dicerem, nisi eadem illi vitam abstulisset. Captis enim Syracusis,Marcellus,etsi machinationibus Archimedis multum ac diu victoriam suam inhibitam esse senserat,exima tamen huius hominis prudential delectatus, edixit ne ille occideretur.
At dum Archimede, animo et oculis in terra dexifis,formas describit,miles praedandi gratia domum irrupit et stricto gladio super caput eius, quisnam esset interrogabat.Is propter nimiam cupiditatem investigandi quod requiebat, nomen suum indicare non potuit sed, protecto pulvere manibus “Noli,inquit, obsecro,istud disturbare”.Ita a milite obtruncatus est et lineamenta artis suae sanguine suo confudit. Quo accidit ut propter idem studium modo ei vita donaretur ,modo spoliaretur.
Affermerei che l’attività di Archimede fu fruttuosa, se non fosse stata proprio quella ad avergli sottratto la vita. Infatti presa Siracusa, Marcello benchè sapesse che la sua vittoria era stata ostacolata molto e lungamente a causa dei congegni di Archimede, tuttavia colpito dall’eccellente abilità di quest'uomo, dispose perchè non fosse ucciso.
Ma mentre Archimede, l'animo e gli occhi fissi in terra, disegnava delle forme, un soldato irruppe nella sua casa per rubare e impugnando la spada sopra la testa gli domandò chi mai fosse.Egli per la troppa voglia di sapere ciớ che richiedeva,non potè indicargli il suo nome, ma proteggendo con le mani la terra disse :”Ti scongiuro, non distruggerlo”.Così fu ucciso dal soldato e confuse le linee della sua arte con il suo sangue. Così accadde che la stessa passione prima gli fece dono della vita, poi gliela tolse. Accadde che la medesima arte come gli donò la vita, gliela tolse.