La costruzione del gerundivo al posto del gerundio è:
- obbligatoria con il dativo,
- obbligatoria con l'accusativo preceduto da ad e
- obbligatoria con l'ablativo preceduto da preposizione;
- preferibile con il genitivo e con l'ablativo semplice; tuttavia in questi due casi si può mantenere il gerundio seguito dal suo complemento oggetto regolarmente in accusativo.
Esempi:
Genitivo: spes liberandae patriae = spes liberandi patriam = la speranza
di liberare la patria.
Dativo: agricolae praesunt agris colendis = i contadini presiedono alla
coltivazione dei campi (lett.: al coltivare i campi).
Accusativo: miserunt equites ad liberandos captivos = mandarono la
cavalleria a liberare i prigionieri.
Ablativo semplice: legendis libris multa discimus = legendo libros multa
discimus = leggendo i libri impariamo molte cose.
Ablativo con preposizione: Galli sunt in consiliis capiendis mobiles = i
Galli sono volubili nel prendere le decisioni.
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Il gerundio si traduce con l’infinito.
Es.: aptus pugnando = adatto a combattere.
Il gerundivo al posto del gerundio non deve essere confuso con il
gerundivo di necessità (vedi sotto) e con la perifrastica passiva, con cui
non ha nulla a che vedere.
Pertanto nel tradurre dovrai seguire questo procedimento: tradurrai:
il gerundivo come un infinito;
il sostantivo che lo accompagna come il suo complemento oggetto.
Es.: in laudandis amicis:
in laudandis = nel lodare;
amicis = gli amici (complemento oggetto);
traduzione: nel lodare gli amici (e non certo “negli amici da
lodare”!).
Il gerundivo può anche avere valore di complemento predicativo
dell'oggetto o del soggetto dopo verbi che indicano dare, affidare,
concedere, fare + infinito, etc., quali do, trado, curo, praebeo, rogo, etc.
Es.: Antigonus Eumenem mortuum propinquis sepeliendum tradidit =
Antigono diede ai parenti il corpo di Eumene da seppellire (= perché
lo seppellissero).