Essendo Socrate interrogato da un suo discepolo se ritenesse assai felice Archesilao, figlio di Perdicca, che allora era assai potente, rispose[...]“Come? In quale cosa reputi sia posta una vita felice? Ovvero, quali cose reputi siano necessarie per una vita felice?”. “Insomma (io penso) che i buoni siano felici, e i cattivi infelici”. Dunque (pensi) che Archelao sia infelice?”. “Non so se sia felice o infelice, non conoscendolo. Ma se è ingiusto e disonesto, sicuramente è misero ed infelice”.
[center]La traduzione completa qui
dal libro so tradurre[/center]