Un certo romano dal nome di Gavio era stato mandato in carcere dal pretore Verre. Essendo fuggito di nascosto, giunse a Messina e qui, affermò pubblicamente che lui, cittadino romano, era stato condotto in carcere dal pretore del popolo romano. Qui la cosa fu ascoltata da Verre che era arrivato a Messina nello stesso giorno; per questo, infiammato dal furore, corse nel Foro. Per suo ordine Gavio fu arrestato, denudato nel Foro ed incatenato: vengono preparate le fruste. Intanto quel poverino gridava che lui era un cittadino romano. ...
[center]LA TRADUZIONE CONTINUA QUI
DAL LIBRO SO TRADURRE[/center]