da Ospite » 23 gen 2021, 10:37
Davus bonus servus est - Davo è un servo buono - Familia Romana Capitolo V
Emilia è nell'atrio con l'ancella Sira. Davo viene dal peristilio.
Emilia lo interroga: «Dov'è mio marito? È nel peristilio?».
Davo risponde: «Il padrone è nel giardino e chiama Medo, ma Medo non c'è e non viene».
Emilia: «Medo non viene perché ha le monete del suo padrone. Lui è un servo disonesto!». Davo tace. Giulio viene dal giardino senza Medo. Mette il suo borsellino sulla tavola.
Giulio: «Ecco il mio borsellino. In esso ci sono non cento, ma soltanto dieci monete. Le altre monete sono nel borsellino di Medo!». Il padrone accusa il servo Medo.
Emilia: «Nel tuo borsellino ci sono non dieci, ma soltanto nove monete».
Giulio conta le sue poche monete: «Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove. E che? Soltanto nove? Perché manca una moneta?».
Emilia: «Perché è nel borsellino di Davo, e non è la tua moneta, ma di Davo. Ecco c'è Davo. Egli non ha nessuna tua moneta. Accusa non Davo, ma Medo!».
Davo: «Ecco il mio borsellino, padrone. In esso c'è solo una moneta, che è mia».
Giulio: «O Davo, tieni una moneta, servo onesto! Non è mio, ma tuo».
Emilia ride. Anche Giulio ride e non accusa Davo, servo onesto.