Quando Aristotele scoprì l'importanza dell'oratoria (Cicerone- De Oratore)

Messaggioda Lucius190405 » 10 apr 2023, 15:26

Così la penso; che uno fosse l’insegnamento tra tutte le cose, delle quali fosse stato degno l’uomo colto e colui che nello Stato volesse eccellere; che, coloro i quali lo avessero ricevuto, se erano vigorosi nello stesso parlare con ingegno e, non essendo la natura contraria, avessero dedicato se stessi nell’arte di pronunciare, avrebbero primeggiato nell’eloquenza. Perciò, Aristotele in persona, poiché vedeva fiorire Isocrate per la superiorità dei discepoli, Avendo lo stesso trasferito il focus delle sue discussioni dalle cause forensi e civili, a discorsi d’inutile eleganza, mutò velocemente quasi tutta la forma della sua disciplina e leggermente un verso del Filottete, e, mentre quello disse: "è turpe per se tacere mentre (parlano) i barbari, quello affermò “mentre viene tollerato che parli Isocrate; pertanto ornò e illustrò quell’intero precetto e congiunse la cognizione delle cose con l’esercizio dell’oratore. Invero , ciò non sfuggì al saggissimo re Filippo, che assunse quello come educatore per il figlio Alessandro, dal quale lo stesso apprendeva a parlare e ad applicare le nozioni.

Lucius190405

nuovo iscritto
nuovo iscritto
 
Risposte:

Messaggioda Eragon » 20 lug 2023, 14:26

ok grazie

Eragon

Site Admin
Site Admin
 

Torna a Dona una versione

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 22:29:35 - flow version _RPTC_G1.3