"Beneficare sì, ma razionalmente". Sen. De benef.lib.II-11

Messaggioda stuurm » 4 giu 2012, 21:18

Il testo Latino di questo brano qui sotto è adattato.

In beneficiis tribuendis omnis adhibenda est humanitas. Perdet agricola quod sparsit, si ad sementem faciendam tantum incubuit; si, iacto semine, reliquos neglexit labores. Multa cura sata perducuntur ad segetem; nihil ad fructum edendum pervenit, quod non a primo usque ad extremum aequalis cultura prosequitur. Nam quid aliud maius esse potest quam cura puerorum alendorum? Haec tamen irrita est, si in infantia deseratur, nisi longa pietas munus suum colit. Eadem est beneficiorum condicio: nisi illa adiuveris, perdes; parum est dedisse, amandum est; si gratos vis habere quos beneficiis obligas, non tantum des oportet, sed et ames. Praeterea auribus parcamus eorum quibus bene fecimus: commemorando beneficia, taedium facimus; exprobrando, odium. Nihil aeque in beneficio dando vitandum est quam seuperbia. Quid opus est arrogantia vultus? Non tantum ingratum, sed invisum, est beneficium superbe datum.

Ogni possibile benevolenza bisogna adoperare nel concedere benefici. L’agrigoltore perderà ciò che ha sparso se si occupa solo per seminare; se, gettato il seme, ha trascurato gli altri lavori. Con molta cura i seminati si fanno giungere al raccolto; nulla giunge a far un frutto perché non dal principio fino alla fine ultima la commisurata coltivazione continua. Infatti che cos’altro ci può essere di più grande che la sollecitudine di allevare i fanciulli? Tuttavia quest’opera è vana, se si abbandoni nell’infanzia, se non una lunga dedizione coltivi il proprio compito. La medesima condizione è dei benefici: se non avrai contribuito quell’opera, la rovinerai; non basta che ti sia dedicato, bisogna amare; se vuoi avere grati quelli che ti vincoli con i benefici, non solo è necessario che li conceda, ma anche ami. Oltre a ciò risparmiamo le loro orecchie a cui abbiamo fatto del bene: ricordando i benefici, generiamo fastidio; rinfacciando, l’odio. Nulla giustamente bisogna evitare nel concedere il beneficio che la superbia. Che opera è l’arroganza del volto? Non solo ingrato, ma anche malvisto è il beneficio concesso con arroganza.

Grazie. buonanotte

stuurm

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Messaggioda giada » 5 giu 2012, 8:56

HAI GUADAGNATO 2 CREDITI

HO FATTO IO LA SCHEDA LATINO

giada

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