da ilmurettodipaolo » 20 nov 2018, 16:12
1. Οἱ στρατιῶται ἔβαινον εἰς τὴν πόλιν, ἐν ᾗ ὁ τῶν πολεμίων στρατηγὸς ἦν. […] 13. Μεγάλην παιδείαν νόμιζε, δι’ ἣν δύνῃ φέρειν ἀγνοούντων ἀπαιδευσίαν.
1) I soldati andavano nella città in cui si trovava il generale dei nemici.
2) Le ragazze con le quali vai verso la cittadella sono sacerdotesse.
3) L’uomo di cui ammirate la saggezza è il filosofo Socrate.
4) È chiaro che una persona che uccide gli amici non è leale (lett.: «non ha lealtà»).
5) Ubbidite alle leggi nelle quali ci sono la libertà e l’agiatezza dei cittadini.
6) È beato l’uomo che ha intelligenza e perspicacia (dativo di possesso).
7) Gea generava con Urano (lett.: «a Urano») i ciclopi Arge, Sterope e Bronte – dei quali ciascuno aveva solo un occhio sulla testa.
8) I Caldei saccheggiavano sempre o ricevevano un compenso, spesso presso il re degli Indiani – che, infatti, dicono che sia ricchissimo – e spesso anche presso il re dei Persiani.
9) Questo discorso si adatta all'uomo debitore, che prende prontamente le cose altrui.
10) Tra gli uomini, non sono da biasimare quanti – prevedendo il futuro – si lamentano delle sventure.
11) Liberano tutte le città della Beozia e colonizzano la città eponima dell'autonomia, che è chiamata Libertà.
12) Tutti coloro i quali vogliono vincere, desiderano essere nostri alleati.
13) Considera grande l'educazione, attraverso la quale tu possa sopportare l'ineducazione degli ignoranti.
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