da ilmurettodipaolo » 2 gen 2019, 19:15
UN DIFFICILE SCONTRO CON I BRITANNI (da Cesare)
Versione nº 262 di pagina 271 – "So tradurre!"
Cum hostes iam proelium commissuri essent, multa uno tempore Caesari agenda erant: proponendum erat vexillum quod erat signum ut ad arma cuncurreretur; naves, quae longius processerant, revocandae erant; classis ad pugnam instruenda erat, milites cohortandi, signum tuba dandum. His difficultatibus duae res erant subsidio: scientia atque usus ("esperienza") militum qui, cum ad arma veniendum erat, imperium ducis non ultro exspectabant sed per se omnia administraturi erant. Militibus quoque tum uno tempore omnia erant agenda: de navibus erat desiliendum et in fluctibus consistendum et cum hostibus pugnandum. Nam, cum pugnam (in) locis iniquis commissuri essent, diligentia non mediŏcris adhibenda erat ne in hostium insidias inciderentur.
TRADUZIONE – Proprio quando i nemici stavano per intraprendere la battaglia, Cesare doveva fare molte cose contemporaneamente: occorrevva innalzare il vessillo, che era il segnale di correre alle armi (lett.: "affinchè si corresse alle armi"); bisognava richiamare le navi, che erano andate oltre; era necessario schierare la flotta per la battaglia, esortare i soldati e dare il segnale [di guerra] con la tromba. A queste difficoltà erano due i fattori (lett.: "le cose") di vantaggio: la conoscenza e l'esperienza dei soldati che, quando si doveva ricorrere (lett.: "andare") alle armi, non aspettavano ulteriormente l'ordine del comandante, ma avevano intenzione di eseguire da sè stessi tutti i compiti (lett.: "le cose"). Allora anche i soldati dovevano fare contemporaneamente tutte le operazioni (lett.: "le cose"): dovevano saltare giù dalle navi, rimanere in piedi tra le onde e combattere con i nemici. Infatti, quando erano destinati ad intraprendere il combattimento in posizioni sfavorevoli, si doveva prestare attenzione non indifferente (lett.: "mediocre") per non cadere nelle insidie dei nemici.