da Mar0006 » 17 gen 2025, 14:16
UNITÀ D’ITALIA
RISORGIMENTO
Idea di Italia
Risorgimento= movimento di rinascita culturale e politica. nel XIX secolo porterà a lotte di rivendicazione nazionale
Idea di Italia= si forma tra le élite intellettuali, si realizza con un processo lungo e burrascoso
nazione= gruppo di individui legati da tratti comuni (lingua, cultura, religione…) → definizione di Rousseau
tratti comuni dell’Italia risorgimentale:
tradizione di letteratura in volgare (Dante, Petrarca…)
religione (Papa)
per il resto le varie regioni sono molto diverse:
non esiste mercato interno
diversi pesi, misure e monete
lingue diverse (dialetti)
L’Italia sotto Napoleone
Napoleone porta in Italia gli ideali della Rivoluzione Francese
gli italiani entrano in contatto con uguaglianza, leggi, giustizia (Codice Napoleonico) → gli ideali verranno spazzati via dalla Restaurazione
Napoleone inventa il tricolore (anche se all’inizio era a righe orizzontali)
viene adottato dalla Repubblica Cispadana in Emilia (stato di breve durata)
Campagna d’Italia (1796-97)
trattato di Campoformio (1797) → viene creata la Repubblica Cisalpina (Lombardia + E.Romagna)
nel 1798 i francesi invadono Roma → arrestano Pio VI e formano la Repubblica Romana
sconfiggono anche i Borboni a Napoli (si rifugiano in Sicilia) e formano la Repubblica Partenopea
sconfiggono anche i Savoia in Piemonte (scappano in Sardegna) e la Toscana
quasi tutta la penisola vive la stessa esperienza con la costituzione francese
fanno eccezione: Sicilia (con a capo i Borboni), Sardegna (Savoia) e Veneto (Asburgo)
NAPOLEONE IMPERATORE
il centro-nord diventa Regno d’Italia e comprende anche il Veneto
il sud (Regno di Napoli) è sotto il controllo prima di Giuseppe Bonaparte, poi di Murat
solo le isole non sono francesi
la dominazione francese diventa via via dispotica → molte richieste di tasse e soldati per le mire egemoniche di napoleone
nascono associazioni segrete e nuovo tipo di letteratura che parla dell’Italia umiliata da Napoleone (es. Foscolo)
La Restaurazione
il Congresso di Vienna (1815) restaura i vecchi regimi. vecchi confini, vecchie dinastie, vecchie leggi = ancien regime
l’Austria ingloba il lombardo-veneto e mette al comando negli stati del centro (tra cui Granducato di Toscana) un ramo degli Asburgo
a sud il regno diventa Regno delle Due Sicilie con a capo i Borbone
al centro c’è la Chiesa
i Savoia riprendono i loro territori
RESTAURAZIONE → CAOS IN EUROPA (moti)
borghesi, élite colte e alcuni soldati danno il via a società segrete come la Carboneria
patriottismo e religione
giuramento di fedeltà ispirato alla crocifissione di Cristo
la Carboneria giuda i moti del 1820 e quelli del 1830, entrambi falliti a causa dell’opposizione dei sovrani
nasce un filone letterario di stampo patriottico
nazione= donna pura che diventa oggetto di violenza (es. Promessi Sposi)
Democratici e Neoguelfi
dibattito sul destino della patria
DEMOCRATICI:
capitanati da Mazzini
genovese nato nel 1805
seguace delle idee di Rousseau
per lui la patria è simile alle religione e i cittadini sono i fedeli uniti da tradizioni comuni
promuove una religione civile per portare alla liberazione dallo straniero
i democratici credono nella laicità dello stato
1831: Mazzini fonda la Giovine Italia
associazione non segreta
Mazzini stesso è il suo capo
i democratici credono che l’Italia vada fatta dal popolo e che debba essere una Repubblica
Mazzini però predica un popolo che non esiste: gli italiani sono indifferenti o ostili all’unità
Mazzini fallisce in molte azioni militari
es. generale Ramorino: viene pagato per una spedizione ma spende quei soldi in gioco d’azzardo poi, per giustificare la paga, invade la dogana
Garibaldi
nasce a Nizza nel 1807
eroe dell’Unità d’italia → entra in contatto con gli ideali rivoluzionari e li interpreta come liberazione dall’oppressore
aiuta Italia, Uruguay e Francia
durante una insurrezione rischia la vita, ma viene salvato da una fruttivendola
per salvarsi fugge in sud America
assume le sembianze tipiche (poncho, sombrero e pantaloni in flanella)
aiuta i brasiliani e gli uruguaiani
conosce la moglie Anita (lei morirà durante la 1° guerra d’indipendenza)
aderisce agli ideali di Mazzini ma poi se ne distacca
1848: si mette al servizio di Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, con l’obiettivo di fare l’unificazione
NEOGUELFI
partito di stampo moderato, monarchico-costituzionale
capitanati da Gioberti
sacerdote piemontese con idee mazziniane, da cui poi si distacca
l’Italia per Gioberti non può essere fatta dal popolo perché il popolo ancora non esiste → Risorgimento guidato da una monarchia
secondo lui l’Italia deve essere una federazione di stati (tipo USA) la cui presidenza spetta al papa
L’Italia si formerà sotto la guida di una monarchia (Savoia), ma anche con l’aiuto delle potenze straniere (francesi, tedeschi, inglesi neutrali)
Le Guerre d’Indipendenza: PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA (1848)
i patrioti hanno fiducia nel nuovo papa Pio IX, eletto nel 1846
papa giovane
nei primi mesi del pontificato attenua la censura, crea un organismo consultivo e concede amnistia per reati politici
1848: i regnanti concedono una Costituzione perché è scoppiata una rivolta a Palermo che via via coinvolge tutta la penisola
tra le varie costituzioni, la più famosa è lo Statuto Albertino, promulgata da Carlo Alberto di Savoia (Regno di Sardegna)
lo statuto sopravviverà fino alla fine dei moti
dopo l’unità verrà esteso a tutta l’Italia
si estinguerà con la caduta della monarchia (1948)
questa costituzione è molto flessibile perché è modificabile con leggi ordinarie
prevede doppia camera:
deputati: eletti a suffragio ristretto che si basa sul censo
senato: nominato dal re
scoppiano rivolte in tutta Europa:
in Francia il re viene cacciato e si instaura la Repubblica
a Milano: le 5 Giornate
Venezia: gli austriaci vengono cacciati
23 marzo: Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria approfittando della situazione europea → vuole prendere il nord e annetterlo al suo regno
preoccupati per le lotte nei loro regni, altri sovrani mandano aiuto a Carlo Alberto
tra questi abbiamo: Ferdinando II di Napoli, il papa Pio IX e persino Leopoldo II di Toscana (che era asburgo)
i sovrani si tirano indietro quando capiscono che per il Piemonte quella è una guerra di conquista
il papa ha combattuto contro un paese tradizionalmente cattolico e per motivi estranei alla religione
23-25 luglio: il Piemonte viene sconfitto a Custoza dagli austriaci
22-23 marzo 1849: il Piemonte prova ad attaccare gli austriaci per una seconda volta, ma viene sconfitto a Novara
Carlo Alberto abdica → Vittorio Emanuele II sale al trono
nel frattempo Roma e Venezia diventano repubbliche indipendenti
proclamazione della Repubblica Romana
tensioni a Roma → Pio IX scappa
i democratici, Mazzini e Garibaldi prendono Roma
viene istituita la Repubblica Romana a seguito di un’elezione a suffragio universale maschile
a capo della repubblica c’è un triumvirato composto da Mazzini, Armellini e Saffi
fanno una riforma agraria che consiste nel concedere terre ai contadini frazionando le proprietà della Chiesa
la Repubblica Romana finisce per mano dei francesi
Garibaldi tenta di difendere l’Italia (viene fermato da Mazzini)
Mameli muore in difesa di Roma
Garibaldi fugge con la sua legione per evitare di essere arrestato dagli eserciti italiani → nella fuga muore Anita
Garibaldi fugge negli USA a lavorare nella fabbrica di Meucci
cade pure Venezia → FINE PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA
Il Piemonte liberale
dopo la sconfitta di Novara, i parlamentari rifiutano di sottomettersi alle condizioni degli austriaci
VIttorio Emanuele II si accorda con Massimo D’Azeglio e scioglie le camere → indice una nuova elezione
proclama di Moncalieri: avverte gli elettori di scegliere parlamentari moderati
il Regno di Sardegna è l’unico stato a mantenere una costituzione → gli altri sono assolutistici
il regno diventa punto di riferimento per i patrioti
durante le prime due guerre d’indipendenza il Piemonte attua riforme liberali
diventa importante quasi quanto le potenze europee, anche grazie alla sua politica estera
il merito di questo cambiamento si deve a Camillo Benso conte di Cavour
si specializza in Paesi all’avanguardia
mentalità aperta
diventa prima Ministro dell’agricoltura, poi Primo Ministro nel 1852
cultura del lavoro e dell’efficienza, grande lavoratore
Cavour è conservatore ma capisce che per andare avanti servono delle riforme progressiste quindi attua il Connubio
compromesso tra Destra moderata e Sinistra moderata (guidata da Urbano Rattazzi)
emarginazione delle ali estremiste
lui è punto centrale di questo sistema
economia di Cavour
liberale estremo
tende all’amicizia con Francia e Inghilterra, con cui stipula trattati doganali
nei confronti della Chiesa (stato pontificio) attua una politica di indipendenza (“Libera Chiesa in libero Stato”)
elimina privilegi, incamera rendite e istituisce il matrimonio civile
impone le tasse in base al reddito, eliminando i vantaggi dei ricchi
investimenti in infrastrutture e trasporti (in particolare ferrovie)
l’Italia per Cavour si deve fare attraverso azioni diplomatiche e la guida dello stato
lui per Italia in realtà intende parte del Nord (principalmente Piemonte, Lombardia e Veneto) → per farlo deve cacciare gli austriaci
1854: guerra di Crimea → ha lo scopo di porre il problema italiano all’attenzione internazionale
Cavour con Francia e Inghilterra VS Russia
l’esercito piemontese dimostra di essere capace
1856: conferenza di pace di Parigi → Cavour espone la questione italiana all’opinione pubblica
ottiene simpatie internazionali
Le Guerre d’Indipendenza: SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA (1859-61)
1857: Pisacane sbarca a Sapri col tentativo di unificare l’italia e libera 300 detenuti dal carcere di Ponza
Pisacane è un socialista e crede che la rivoluzione vada fatta dal basso
il popolo del regno borbonico però gli è ostile → Pisacane deluso si uccide
dopo questo fallimento i partioti si convincono che l’Italia vada fatta dall’alto, attraverso il Regno di Sardegna (che era l’unica monarchia costituzionale e liberale)
1858: Napoleone III sfugge ad un attentato guidato da Felice Orsini
Orsini voleva rivendicare la repressione della Repubblica Romana
Napoleone III capisce che la situazione italiana va risolta
egli ha in amicizia l’Italia a causa delle grazie ricevute dalla Contessa di Castiglione
Cavour sfrutta la situazione per stilare insieme a Napoleone III gli accordi di Plombières
impegno militare contro l’Austria a patto che:
sia l’Austria ad attaccare per prima
si crei una federazione di stati italiani guidati dal papa in caso di vittoria
Cavour quindi comincia a “dare fastidio” all’Austria per incitarla a dichiarare guerra
l’Austria manda l’ultimatum perché Cavour ha mandato truppe al fronte e anche un movimento di “Cacciatori delle Alpi” (volontari guidati da Garibaldi)
l’Italia respinge l’ultimatum → ad aprile 1859 inizia la guerra
3 battaglie decisive:
27 maggio 1859: San Fermo → le brigate garibaldine spianano la strada verso Como
4 giugno 1859: Magenta → l’esercito franco-piemontese entra a Milano
8 giugno 1859: Solferino e San Martino → i francesi subiscono molte sconfitte ma aprono la strada verso il Veneto
Napoleone III abbandona la guerra
rompe il trattato di Plombières firmando l’armistizio di Villafranca con l’Austria (11 luglio 1859)
per l’Italia è una vittoria parziale
ha annesso parte della Lombardia
però non ha le fortezze di Mantova e Peschiera e il Veneto
quindi Cavour si scontra col re che ha sottoscritto l’accordo
i ducati di Parma, Modena, Toscana e Bologna vogliono annettersi al Piemonte in seguito di alcune insurrezioni
Cavour cede Nizza e la Savoia alla Francia e in cambio annette questi territori
l’annessione è confermata da un Plebiscito nel 1860
l’Italia per Cavour è conclusa (manca solo il Veneto) ma Garibaldi scombinerà i piani con l’impresa dei 1000
L’impresa dei Mille
a Crispi e Pilo viene in mente di fare uno sbarco al Sud
convincono Garibaldi facendo affidamento sulle insurrezioni anti-borboniche che potrebbero essergli vantaggiose
5 maggio 1860: Garibaldi parte da Genova e sbarca a Marsala con poco più di mille uomini male equipaggiati
Cavour non vuole l’impresa ma non la ostacola
vittoria a Calatafimi dovuta principalmente all'inefficienza dell'esercito borbonico
Garibaldi prende il titolo di dittatore in nome del re
dopo la vittoria a Milazzo , il 27 maggio entra a Messina, la Sicilia è liberata
alcune considerazioni su questa impresa in Sicilia:
solo all’inizio sono in 1000, una volta in Sicilia si aggregano moltissimi volontari e diventano 15mila
gravi errori tattici dell’esercito borbonico a Calatafimi: finite le munizioni si combatte a sassate. Nino Bixio propone la ritirata a Garibaldi anche se poi sono i borbonici che si ritirano
i siciliani aderiscono per giustizia sociale: Garibaldi aveva promesso loro delle terre. Non mantiene la promessa quindi i siciliani si ribellano. Garibaldi li sconfigge a Bronte
Garibaldi ottiene l’appoggio di grandi proprietari terrieri
Garibaldi sbarca nella penisola: il 7 settembre entra a Napoli
Francesco II scappa a Gaeta che però verrà espugnata dai piemontesi
Cavour manda l’esercito:
sconfigge l’esercito pontificio a Castelfidardo, aprendosi la strada verso sud, mentre Garibaldi sconfigge i Borboni nella battaglia del Volturno
gli eserciti si incontrano a Teano (Caserta) il 25 ottobre 1860
l’impresa si conclude con la caduta del regime borbonico
il Sud, le Marche e l’Umbria (strappate al papa) vengono annesse al Piemonte con un plebiscito
anche nei nuovi territori entra in vigore lo Statuto Albertino
18 febbraio: primo Parlamento dell’Italia Unita, la prima capitale è Torino
17 marzo: VIttorio Emanuele II è primo re d’Italia e Cavour è il primo capo del governo
l’Italia è praticamente completa, mancano solo Veneto, Trentino e Friuli (che appartengono all’Austria) e Lazio (appartiene al papa)
la doppia azione monarchico-garibaldina ha portato al successo
l’azione monarchica avviene per via diplomatica e, con l’aiuto francese e la neutralità inglese, ha portato all'annessione del nord
l’azione garibaldina per via ideologica, per mezzo di insurrezioni popolari e plebisciti, ha portato all’annessione del sud e di una parte del centro
Le Guerre d’Indipendenza: TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA (1866)
1866: l’Italia ottiene il Veneto alleandosi con la Prussia guidata dal cancelliere Otto von Bismarck
la Prussia vuole i territori strategici dell’Austria e rivendica il suo ruolo centrale nella Confederazione germanica
quindi scoppia una guerra tra Prussia e Austria
l’Italia impegna l’Austria sul fronte meridionale
la Prussia vince il 3 luglio a Sadowa grazie al generale von Moltke
l’Italia viene sconfitta a Custoza e a Lissa
Garibaldi con le sue vittorie si apre la strada verso Trento ma viene fermato dal re perché la guerra è finita
l’Italia ottiene il Veneto
Presa di Roma
difesa dai francesi
capo della religione → giuda la coscienza del popolo
Garibaldi tenta a più riprese di conquistarla
1862: battaglia dell’Aspromonte → Garibaldi manda l’esercito sui monti dell’Aspromonte. Muoiono 12 uomini e lui si ferisce ad una gamba
1867: viene sconfitto dai francesi a Mentana
Roma verrà conquistata dall’esercito dei Savoia, approfittando di una favorevole congiuntura internazionale
1870: guerra Franco-Prussiana → Francia contro Prussia
Francia: sconfitta
Prussia: viene sancita l’unificazione tedesca (nasce la Germania sotto la corona Hohenzollern)
la Francia quindi non si oppone all’azione italiana contro Roma
20 settembre 1870: Breccia di Porta Pia
l’esercito italiano entra a Roma attraverso una breccia nelle mura di Porta Pia
dopo scontro con i papalini, conquistano Roma
l’annessione di Roma è sancita con un plebiscito
muore il potere temporale del papa dopo 1000 anni → il territorio del papa si limita solo ai palazzi del Vaticano
la legge delle Guarentigie gli garantisce il libero esercizio di un capo di stato ma solo nel suo piccolo territorio
il papa reagisce malissimo
emana un Sillabo con tutti gli errori del secolo in cui condanna democrazia, liberalismo, libertà di stampa…
persino Napoleone III, suo protettore, ne impedisce la diffusione
sancisce 2 nuovi dogmi
Immacolata Concezione → viene sancita come verità di Fede la verginità di Maria
infallibilità del papa → il papa, in quanto vicario di Dio, non sbaglia mai
il dogma dell’infallibilità del papa crea molti problemi in Europa e forse è proprio per questo che nessuno lo difende quando gli italiani invadono Roma
il papa rifiuta l’annessione di Roma dichiarandola nulla
si considera prigioniero di un esercito invasore
tutti i complici vengono sottoposti alla massima scomunica
il papa inoltre pronuncia l’allocuzione “non expedit” (“non conviene”)
non è cosa da buon cristiano partecipare alla vita politica dell’Italia che per lui è uno stato illegittimo
si apre una frattura tra Chiesa e Italia chiamata “questione romana” che verrà risolta dai Patti Lateranensi nel 1929
l’Italia ora è praticamente completa: mancano solo Trento e Trieste che verranno annesse durante la Prima Guerra Mondiale
durante l’Unità muoiono i 4 padri fondatori italiani
Cavour muore dopo che, nel 1861 aveva presieduto il primo governo
Mazzini muore nel 1872 a Pisa, in incognito data la sua vita piena di fughe. Al funerale partecipano 15mila persone ma il parlamento non pronuncia nessuna commemorazione
Vittorio Emanuele II muore nel 1878
nel 1882 muore Garibaldi nella sua residenza di Caprera (in Sardegna) dopo numerose battaglie a favore della libertà dei popoli
nonostante volesse a tutti i costi liberare Roma, non è presente alla Breccia di Porta Pia
IL BRIGANTAGGIO
introduzione
l’Italia di Cavour è un ampliamento del Piemonte
Vittorio Emanuele II non diventa “primo” essendo il primo re d’Italia
la legislatura del 1861 è la numero 8 (non la prima) perché si considerano anche le precedenti del Regno di Sardegna
la Destra Storica governa con molto rigore e onestà però non fanno nulla per modernizzare il Sud, anzi peggiora la situazione
impone tassa sul macinato (farina che era la base dell’alimentazione dell’epoca, in pratica impone una “tassa sulla vita”)
leva militare obbligatoria
litiga col papa (frattura tra le coscienze)
ai meridionali quindi il nuovo stato appare peggiore rispetto a quello dei Borbone
il sistema economico liberale al sud è praticamente sconosciuto
i meridionali vivono ancora in un regime feudale
per i meridionali i piemontesi sono degli invasori → i cittadini formano delle bande allo scopo di combattere contro il Piemonte
si alleano coi soldati borbonici
nasce così il Brigantaggio che di fatto è una guerra civile
Uno sguardo sul sud
il Sud è uno stato arretrato però ricco (molte riserve d’oro)
a Napoli
prima ferrovia (1839) → anche se poi non se ne costruirono molte altre
prime industrie → ma solo lì in tutto il sud
gas e telegrafo arrivano in anticipo rispetto alle altre regioni
al di fuori di Napoli e Palermo, il sud è praticamente selvaggio
economia al sud: agricoltura
metodi primitivi (contadini schiavizzati dai latifondisti)
con l’arrivo di Garibaldi i contadini sperano nel riscatto sociale e in nuovi terreni → non fu così (Garibaldi faceva affidamento sui latifondisti, non gli interessava il popolo)
Le bande
molte bande nascono dopo il bombardamento di Gaeta
soldati superstiti danno il via a movimenti di resistenza nel basso-Abruzzo, Molise, Lucania (Basilicata) e nella zona di Benevento a cui poi si aggiungono uomini dalle campagne
altre bande nascono in maniera indipendente
Chi è il brigante?
contadino allo stremo
giovane avventuroso
latitante
in genere i boschi sono un luogo in cui le bande di briganti si nascondevano durante i furti
in questo periodo però il brigantaggio è un fenomeno più complesso, in risposta a quella che era vista come un'invasione straniera
si formarono circa 200 bande con lo scopo di sconfiggere il Piemonte
il brigantaggio è pericoloso per l’unità d’Italia
lo stato impiega metà dell’esercito contro i briganti
muoiono più soldati durante il brigantaggio che nelle guerre d’indipendenza
i briganti hanno vantaggio perché:
conoscono i luoghi → i piemontesi non hanno carte geografiche dettagliate del sud, mentre i briganti conoscono tutti i sentieri
hanno tecniche di guerra diverse → i briganti fanno guerriglia rapida mentre i piemontesi sono abituati a grandi battaglie campali
il più famoso tra i capi dei briganti è Carmine Crocco
origine contadina
prima è un soldato dei Borbone, poi si unisce a Garibaldi
crea una banda che raggiunge i 3000 uomini
riceve aiuto dai Borboni in esilio e dalla Chiesa contro il Piemonte → gli aiuti falliscono perché la banda non ha la disciplina di un esercito
in seguito a un tradimento viene arrestato e condannato a morte (poi la pena verrà convertita in lavori forzati)
Guerra civile
1861-65: in Italia c’è una vera e propria guerra civile
il sud è messo in stato d’assedio con agguati, fucilazioni e violenze
l’esercito piemontese è costretto a fare azioni vili e degradanti, contrarie ai codici d’onore settecenteschi
non sono abituati a guerriglie, fughe e azioni di guerra rapide
1863: il governo Minghetti emana la Legge Pica per sconfiggere Crocco e altri briganti
nelle province meridionali in stato di brigantaggio vengono sospesi i diritti costituzionali
si forma un regime militare: la giustizia è amministrata da tribunali militari
si possono usare metodi di guerra senza giustificarli
molte condanne a morte e distruzione di paesi
la Legge Pica porta all’estinzione del brigantaggio nel 1865 (restano solo alcune bande tenute sotto controllo)
l’unità d’italia non porta benefici al sud
i politici supportano i latifondisti per far sì che questi controllino il popolo contadino
i latifondisti mantengono i loro privilegi, a danno dei contadini
viene rallentata la modernizzazione del sud quindi si forma la “questione meridionale”= arretratezza del sud rispetto al nord
GOVERNI POST-UNITARI
Destra Storica (1861-1876)
politica conservatrice, accentratrice, liberista e laica → sul modello lasciato da Cavour
il partito è principalmente formato da proprietari terrieri, industriali e ufficiali dell’esercito, soprattutto piemontesi
dopo le elezioni del 1861 si aggiungeranno rappresentanti del centro e di altre regioni del nord
pochissimi meridionali
all’inizio c’è un suffragio molto ristretto → per avere diritto al voto bisogna:
avere almeno 25 anni
essere capaci di leggere e scrivere
pagare 40 lire di imposte
essere maschi
poteva votare solo il 2% della popolazione
l’alfabetizzazione in Italia ai tempi della Destra storica è pressoché inesistente (specialmente al Sud)
al nord circa la metà della popolazione è analfabeta
al sud l’analfabetismo arriva oltre l’85%
economia (senza tenere conto del divario nord-sud):
70% lavoro nei campi
praticato con metodi arcaici
solo nella Pianura Padana si utilizzano tecniche moderne di base capitalistica che uniscono agricoltura e allevamento
18% industrie
al centro Italia: contratto di mezzadria
la produzione si limita alla sussistenza (ma almeno c’è pace sociale e tutela del territorio)
al sud: agricoltura latifondista
grandi distese di terra lavorate da contadini in condizione servile
pochi prodotti (come agrumi, olio…) sono destinate all’esportazione
per Cavour le ferrovie sono fondamentali per lo sviluppo di un Paese
al sud sono praticamente inesistenti
le industrie si concentrano principalmente al nord
le poche industrie del sud sono a Napoli e seguono un regime economico protezionistico
falliscono a causa della concorrenza liberista
lo stato non le aiuta, anzi porta i capitali al nord
durante la Destra Storica l’Italia ha tanti problemi
problemi strutturali
problemi relativi alle annessioni (del Veneto e del Lazio)
lotta al brigantaggio
lo stato sa gestirli con onestà però trascura la questione meridionale
la Lira è moneta nazionale
viene unificato il sistema tributario → ciò però porta ad un innalzamento delle imposte al Sud (+32%)
il costo del debito pubblico del nord viene spalmato su tutta la penisola
LEGGI DELLA DESTRA STORICA
Legge Casati
rende la scuola elementare obbligatoria però viene messa sotto controllo dei comuni (ciò renderà più lento il processo di alfabetizzazione)
Legge Rattazzi
istituisce le province, controllate dai prefetti
il sindaco è nominato dal re, consiglio comunale eletto a suffragio ristretto
POLITICA FISCALE
attuata principalmente da Quintino Sella → porta l’italia al pareggio di bilancio nel 1975 (nonostante molti sacrifici)
Tasse → Tassa sul macinato (1868)
tassa severissima sul pane
imposta a seguito delle spese causate dalla guerra contro l’Austria
Sinistra Storica (1876-1898)
1876: la Sinistra Storica inizia il suo governo
politica progressista, meno rigida e liberale
portavoce del desiderio di pace
più attenta ai civili
abolisce la tassa sul macinato
il partito smetterà di essere liberale durante la Grande Depressione (ultimi decenni del secolo)
crisi di sovrappopolazione dovuta al capitalismo
i prezzi crollano → colpisce maggiormente il settore agricolo
De Pretis (Italia) e Bismarck (Germania) attueranno regime protezionistico per salvaguardare l’economia interna
questo periodo rappresenta una catastrofe soprattutto per le colture del sud
L’industria invece, grazie al regime protezionistico, ha modo di svilupparsi
anche se l’Italia è l’ultimo dei Paesi industrializzati, ha il tasso di crescita maggiore alla fine del secolo (6,7%)
migliora il benessere degli italiani e anche il loro reddito
più persone possono permettersi beni per la casa, istruzione, trasporti…
anche le condizioni igieniche migliorano grazie alla diffusione dell’acqua corrente
la Sinistra Storica allarga il suffragio grazie ad una legge elettorale nel 1882→ ora può votare il 25% dei maschi
l’età minima si abbassa a 21 anni
si abbassa la quota di censo
questa nuova legge permette l’entrata in parlamento di Andrea Costa, primo deputato socialista
rischio: portare in parlamento gli estremisti
quindi la politica da bipartitismo (destra-sinistra) diventa una coalizione di moderati in cui le maggioranze sono costruite con concessioni e compromessi
ciò però porta al trasformismo politico
la qualità della politica scade
il parlamento diventa luogo di intrighi e sotterfugi
Politica estera
1882: viene stipulata la Triplice Alleanza
gli stati che ne fanno parte si impegnano a difendersi a vicenda in caso di attacchi stranieri
è formata da:
Italia
Germania
Impero Austro-Ungarico
questa alleanza “stride” perché
questi tre Paesi sono stati in lotta tra loro
l’Italia rivendica territori asburgici (Trento e Trieste)
l’Italia si allea per entrare nel giro delle grandi potenze
l’Italia aveva perso i rapporti con la Francia perché
l’economia protezionistica di De Pretis aveva danneggiato i commerci coi francesi
1881: occupazione francese della Tunisia
in Tunisia c’era una comunità di italiani che era in contatto con la patria attraverso accordi diplomatici, interessi e investimenti
la comunità però non era mai diventata una colonia ufficiale perché i primi governi erano contrari alle azioni militari
la Francia quindi manda una spedizione di conquista in Tunisia e ne fa una sua colonia
L’Italia quindi si unisce all’Alleanza perché capisce di essere isolata in campo internazionale
De Pretis si impegna nella prima impresa coloniale italiana
acquista la Baia di Assab nel 1882 da cui, nel 1885, parte con lo scopo di conquistare l’Eritrea
dall’Eritrea una parte dell’esercito si spinge verso l’interno ma viene sterminata dall’impero etipoe nei pressi di Dogali
1887: muore De Pretis → gli succede Crispi (ideatore dell’impresa dei Mille)
autoritario
sottomette le organizzazioni cattoliche
rende illegale il partito socialista
rende illegale la pena di morte con il Codice Zanardelli del 1889
Crispi continua la politica di De Pretis
conquista tutta l’Eritrea e le coste della Somalia
anche lui viene sconfitto dall’Etiopia
1 Marzo 1896: Disastro di Adua → 20mila soldati italiani sconfitti dall’esercito etiope
l’Italia si dimostra inadeguata nel competere con le potenze straniere
sia per mezzi che per arretratezza ideologica
manifestazioni contro avventura coloniale
Crispi si dimette e con lui finisce la Sinistra Storica