da PelleF » 17 nov 2011, 14:04
Il termine "commentarius" indica non un vero e proprio testo letterario,ma l'appunto,un'annotazione di carattere privato a volte anche inviata ad un'autorità;si trattava di uno scritto che non aveva alcuna finalità letteraria ma soltanto un fine pratico.
In genere si distingueva dal racconto storico perchè aveva una struttura piuttosto schematica e perchè non si fondava su un impianto moralistico.
Cesare scelse questo genere di testo perchè era caratterizzato da semplicità ed essenzialità,inoltre,all'interno di questo,inserì alcuni elementi che riportano alla storiografia ellenistica: i discorsi e gli "excursus"(=digressione) geografici ed etnografici,in cui Cesare si allontana dal racconto per descrivere il territorio,gli usi e i costumi dei popoli con cui viene a contatto.
I "commentarii",poi,hanno una finalità apologetica(=di difesa),infatti sia nel De bello Gallico che nel De bello Civili egli si difende dalle accuse di aver mosso guerre ingiuste;per contribuire alla finalità difensiva utilizza nei poemi la 3a persona singolare.