dal libro COMITER:
pag 70 n 60:
IMPRESE DI TITO (1)
Tito trionfò con il padre e esercitò la stessa carica di censore, fu collega dello stesso anche nella potestà tribunizia e in sette consolati, e ricevuti per sè la cura di quasi tutte le cariche (dettava in nome del padre anche le epistole che scriveva e le rendeva note e recitava le orazioni nel senato sebbene fosse compito del questore) (<---è proprio in parentesi
) prese la prefettura (divvene prefetto) anche del pretorio e una volta portò via i più incivili e i più violenti. Giacchè uno era molto sospetto lo vinse senza esitazione, inviati di nascosto individui per i teatri e il Castro come se esigesse un accordo per la punizione. In questo l'ex-console Aulo Cecina, chiamato a cena e appena uscito dalla sala da pranzo, ordinò di essere colpito; certamente era l'incalzante pericolo quando ancora stava preparando il suo manoscritto.